Schianto nella notte con la motocicletta muore a 35 anni contro un palo stradale

La vittima è Nicola Cecchini di Porpetto. L’incidente è accaduto verso l’una in viale Tricesimo a Udine. Vani i soccorsi

PORPETTO

Tragedia alla rotatoria di viale Tricesimo a Udine nella notte tra domenica e lunedì: Nicola Cecchini, 35enne di Porpetto, ha perso il controllo della moto ed è finito contro i pali della segnaletica. Per lui non c’è stato nulla da fare. L’incidente è accaduto verso l’una. A quell’ora il motociclista, a bordo della sua Suzuki Gsx 1100, stava percorrendo la Pontebbana in direzione Tricesimo e per imboccare la rotonda vicina all’albergo ristorante Là di Moret. Improvvisamente, per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale dell’Uti Friuli Centrale, all’altezza delle intersezioni con via Cividina e via Padova (comune di Tavagnacco) ha perso il controllo del mezzo finendo contro i pali della segnaletica e rovinando sulla rotatoria. A dare l’allarme alcuni automobilisti di passaggio che hanno visto quanto era successo.

Immediatamente sul posto sono arrivate un’automedica e un’ambulanza dell’ospedale di Udine: i sanitari sono tempestivamente intervenuti nel tentativo di salvare la vita al 35enne. Le sue condizioni sono apparse però subito gravissime e a nulla sono valsi gli sforzi di rianimarlo: per lui non c’è stato nulla da fare, i gravi traumi riportati non gli hanno lasciato scampo. La salma è stata trasportata alla camera mortuaria di Udine, mentre la moto, praticamente distrutta, è stata posta sotto sequestro. Si stanno effettuando accertamenti per capire le cause della fuoriuscita.

Nicola Cecchini, nato a Palmanova il 5 giugno 1983, viveva da sempre nel borgo dei Casali Cecchini a Castello di Porpetto con la sua numerosa famiglia composta oltre dai genitori (il padre è morto un paio d’anni fa) da sette fratelli, quattro femmine sposate fuori comune e tre maschi. Dopo la morte del padre Nicola, era ritornato a vivere a casa, con l’anziana madre e i due fratelli, diventando così il punto di riferimento della famiglia. Se ne era assunto la responsabilità come era proprio del suo carattere: lui credeva molto nei valori della famiglia e dell’amicizia. Lavorava come terzista nel settore agricolo e nei campi lasciati dal padre.

Come racconta uno dei numerosi cugini che lo aveva visto sabato mattina, Nicola era una persona spensierata, che desiderava sempre avere compagnia attorno. «Dove c’era lui si creava spontaneamente un alone di goliardia» ha detto. Il sindaco Andrea Dri, profondamente colpito dalla tragedia che ha scosso la sua comunità, ricorda quando lo scorso mese di maggio gli aveva consegnato il premio di “Porkettando 2018”, la gara culinaria che si tiene da due anni a Castello che prevede la migliore cottura della porchetta. «Oltre al grande cordoglio per la morte di questo ragazzo – ha riferito –, rivolgo le mie più sentite condoglianze alla madre e ai fratelli che stanno vivendo un altro momento difficile della loro storia. È sempre un dramma quando muore un giovane, ma quando muore in questo modo lo è ancora di più. Il primo pensiero va alla famiglia, alla mamma e ai fratelli che dopo la morte del padre ora dovranno salutare per sempre anche Nicola». —



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