Scienze diplomatiche calo delle iscrizioni al test d’ingresso

La crisi economica continua a mordere. Ovunque. Anche nel felice mondo universitario. Per la prima volta il corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche attivato al Polo isontino ha subito una flessione, seppur leggera. La conferma arriva dal numero di iscritti all’esame di ammissione svoltosi ieri. Dopo il boom dell'anno scorso - dalle 217 domande registrate nel 2007, infatti, si era passati alle 284 richieste pervenute nel 2011 – quest'anno, a fronte di 120 posti disponibili, le richieste sono state esattamente 262. «Un calo del 6% che, tenuto conto del decremento generale registrato in tutta Italia, è un dato assolutamente positivo», commenta Pier Giorgio Gabassi, direttore del polo universitario triestino a Gorizia.
Insomma: quelle 22 richieste in meno non spaventano. Anzi. «Sono molto contento anche perché nonostante la situazione economica i numeri sono dalla nostra parte, e ricordo sempre che chi fa parte del Sid risiede a Gorizia», aggiunge Gabassi. Il discorso è chiaro: gli studenti che hanno scelto Gorizia sono un ottimo traino per l'economia cittadina. Anche perché i redditi delle famiglie di chi è iscritto al Sid sono inseriti all’interno delle cosiddette fasce medio-alte. Analizzando poi la geografia degli studenti è confermata la buona presenza straniera, soprattutto dall’Est europa e dall’area balcanica, con iscritti provenienti anche dal Mali. A livello italiano cospicuo il numero di presenze provenienti da Lombardia, Sardegna, Puglia e Sicilia. Il 40% di studenti italiani iscritti per le selezioni del Sid provengono da fuori regione, in aumento rispetto al 30% dell’anno scorso, dei quali i due terzi sono donne.
Intanto proseguono i lavori del cantiere per la ristrutturazione dell’ex seminario vescovile, sede del Polo universitario isontino. I lavori per il secondo piano sono oramai in fase di ultimazione: entro il 30 ottobre l'ala storica sarà riservata agli studenti del Sid, mentre Architettura rimarrà collocata nell'ala nuova. Prosegue infine l'iter per la progettazione dell'intervento relativo agli altri due piani - il terzo e quarto livello - per una spesa complessiva che sfiora i due milioni di euro, interamente finanziati dalla Regione. A questo, si aggiungerà il recupero dell'area verde esterna, con progetti che saranno direttamente realizzati dagli studenti della facoltà di Architettura. «Confidiamo che possano diventare gli spazi per la futura Scuola internazionale di Architettura», ha commentato Gabassi. Nonostante la crisi, dunque, il Sid rimane a galla. Ferve però la curiosità nel mondo accademico per capire quali saranno i numeri che verranno sfornati dalla sede goriziana del Ciels di Udine, la scuola superiore universitaria per mediatori linguistici legata al corso di laurea in Scienze della mediazione linguistica.
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