La scienziata Coppola premiata al Galilei di Trieste: «I giovani preparati sui temi ambientali»

Nell’aula magna del liceo scientifico la lectio magistralis della ricercatrice dell’Ictp in occasione di Motumundi 2025

Giulia Basso
La scienziata Erika Coppola al Galilei (Lasorte)
La scienziata Erika Coppola al Galilei (Lasorte)

«Sono convinta che i giovani di oggi siano più preparati di quanto potevamo esserlo noi. Sono loro che portano avanti la battaglia». Erika Coppola, scienziata dell’Ictp e unica italiana coordinatrice di un capitolo del Settimo Rapporto di Valutazione dell’Ipcc, ieri ha ricevuto il Premio Motumundi 2025 nell’aula magna del liceo scientifico Galileo Galilei, gremita di studenti. La Cinzia Vitale Onlus ha scelto di consegnare questo riconoscimento, parte del festival internazionale Motomundi su clima e ambiente, tra i banchi di scuola e non in una sala istituzionale. E centinaia di ragazzi hanno affollato la platea per questa mattinata insolita.

«Il nostro fine è trasferire ai giovani la necessità di una nuova cultura di rispetto dell’ambiente», spiega Roberto Vitale, presidente di Cinzia Vitale Onlus. «Oggi lo facciamo con relatori di altissimo profilo e con la lectio magistralis di Erika Coppola». La dirigente scolastica Claudia Virili ha accolto l’iniziativa con gratitudine: «Viviamo in una città dalle mille anime. Una di queste è legata alle numerose realtà scientifiche che ci circondano. La percentuale di scienziati che popola Trieste è elevatissima, quindi mi aspetto che qualcuno di voi – ha detto rivolta agli studenti – seguirà questa strada e si ricorderà di questo momento».

lo studio
Erika, la climatologa dell’Ictp di Trieste spiega gli effetti del riscaldamento globale: “Nel 2050 estati torride e niente neve sotto i 1500 metri”
La climatologa Erika Coppola

Per Coppola, selezionata dall’Ipcc tra quasi 4 mila candidati da tutto il mondo per coordinare 19 autori di 18 Paesi nel capitolo sulle proiezioni climatiche regionali, ricevere il premio in questo contesto ha avuto un significato particolare. «Riceverlo in una scuola e parlare a questi ragazzi mi riempie di gioia, perché lo studio del clima e le conseguenze del riscaldamento globale riguardano soprattutto loro». La scienziata, esperta di modelli climatici regionali ad alta risoluzione, ha una visione chiara del ruolo dei giovani nella lotta ai cambiamenti climatici. Sono loro, dalla stagione dei Fridays for Future in poi, a tenere alta l’attenzione sulla crisi climatica, a scendere in piazza, a chiedere conto alle istituzioni. «Sanno come informarsi, hanno molti mezzi a disposizione, li vedo sempre molto attivi e critici».

La lectio magistralis “Il riscaldamento globale: un viaggio attraverso scale temporali e spaziali per arrivare fino a noi” è stata costruita attorno a tre domande essenziali: cosa significa che il pianeta si sta riscaldando, come facciamo a dire che il fenomeno è dovuto all’azione antropica, e cosa comporta questo riscaldamento per la vita sul pianeta. La cerimonia è stata arricchita dagli interventi di Philip Tarsia, delegato alle relazioni internazionali del liceo, Max Paoli, coordinatore dei progetti Unesco Twas, e Mounir Ghribi dell’Ogs, che ha parlato di diplomazia scientifica rivolta ai giovani.

Il Premio Motumundi fa parte del festival internazionale su clima e ambiente, organizzato dalla Cinzia Vitale Onlus, che si è svolto a ottobre in Toscana, toccando temi che vanno dall’agrifood sostenibile agli impatti climatici sulla natura, dai dazi nel settore vitivinicolo ai contaminanti emergenti che minacciano la biodiversità marina. Quest’anno il riconoscimento è arrivato per la prima volta a Trieste per celebrare il lavoro di Coppola nella città dove ha sede l’Ictp e dove la scienziata porta avanti ricerche che contribuiscono a definire le politiche climatiche globali. —

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