Scontro auto-scooter alle porte di Muggia: ferito il vice parroco don Marchesin
Il cinquantenne in sella al suo scooter è uscito di strada dopo l’urto con un’auto: ricoverato con vari traumi a Cattinara: non è in gravi condizioni

Un trauma cranico, una lesione a un dito della mano, colpi su varie parti del corpo e tanto spavento. Don Fulvio Marchesin, vice parroco di Muggia, è rimasto coinvolto nell’incidente in scooter avvenuto mercoledì a ora di pranzo alle porte della cittadina.
Fortunatamente il sacerdote non è in gravi condizioni, ma è ricoverato all’ospedale di Cattinara. La dinamica dell’episodio è stata rilevata dalla Polizia locale. Da quanto risulta il prete stava transitando lungo la strada principale che conduce verso il centro, via Trieste. Davanti a piazzale Alto Adriatico, a fianco del parcheggio, si è scontrato contro un’auto che procedeva davanti a lui.
Sembra che don Marchesin non si fosse accorto che la vettura, una Smart, aveva messo la freccia per svoltare nel parcheggio situato a lato. E, nel tentativo di superarla, ci ha sbattuto contro. Il sacerdote è caduto a terra, sul gradino del marciapiede, rimediando un trauma cranico commotivo, una lesione alla mano (pare una frattura a un dito) e ferite multiple.
Sul posto sono intervenuti l’ambulanza del 118, la Polizia locale di Muggia e una pattuglia della Polizia di Stato. Il vice parroco è stato stabilizzato e trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara con il codice giallo. I successivi accertamenti diagnostici hanno confermato i traumi e le lesioni.
Nel tardo pomeriggio, non appena è stato possibile far visita al sacerdote, il parroco di Muggia, don Andrea Destradi, si è recato all’ospedale per andare a trovare il confratello, sincerarsi personalmente delle sue condizioni e rassicurare la comunità locale. I danni allo scooter, in effetti, confermavano la violenza dell’impatto tra i due mezzi.
«Grazie a Dio – commenta sollevato don Andrea – don Fulvio non è grave. Ha vari traumi, escoriazioni e dolore a una mano – aggiunge – ma la Tac e l’ecografia sono risultate negative. Devo dire che è andata bene. Il mio confratello ora si sta riprendendo dallo choc, che ovviamente c’è stato, e mano a mano che trascorrono le ore verranno fuori i dolori dovuti ai traumi. Molte persone ci hanno fatto sentire la propria vicinanza, e le ringraziamo, analogamente al ragazzo che era alla guida della Smart: anche lui ha voluto sapere come stesse don Fulvio. E ringraziamo il personale sanitario e le forze dell’ordine. Devo dire che nonostante l’accaduto è stata una bella dimostrazione di solidarietà umana, civile e cristiana».
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