Scontro furibondo sull’antenna di San Giovanni di Duino

TRIESTE. Maggioranza e opposizione che si fronteggiano con reciproche accuse di scarsa attenzione al problema. Residenti arrabbiati. Un’atmosfera che si fa sempre più rovente e che la seduta della commissione Trasparenza di martedì non è riuscita a placare. Anzi. L’antenna della discordia, che la Wind alzerà a breve nell’abitato di San Giovanni di Duino, continua ad alimentare aspre polemiche.

Mentre i circa 200 abitanti del piccolo centro situato a pochi passi dalla chiesa medioevale di San Giovanni al Timavo vedono crescere le fondamenta del ripetitore che sorgerà vicino alle loro case, destando notevole preoccupazione «perché il rischio da inquinamento elettromagnetico sarà considerevole», centrosinistra e centrodestra si scambiano pesanti critiche. «La giunta che firmò nel 2010 il piano antenne - dice il sindaco Vladimir Kukanja - nel cui ambito la Wind si sta muovendo, era guidata da Giorgio Ret, all’epoca sindaco di una maggioranza di centrodestra. Perciò non c’è più niente da fare. I documenti danno ragione alla compagnia telefonica».

«Il terreno individuato è di circa 4mila metri quadrati - replica con forza Ret - perciò la Wind poteva scegliere un altro punto di quell’area. Sarebbe bastato che l’attuale giunta prestasse maggiore attenzione». «Il piano di localizzazione della telefonia approvato nel 2010 - insiste Massimo Romita del Pdl - fu redatto dall’attuale vicesindaco, Massimo Veronese, e fu approvato dal Consiglio all’unanimità, perciò con i voti dello stesso Veronese e dei consiglieri Edvin Forcic, Walter Ulcigrai e Maurizio Rozza, tutti esponenti dell’attuale maggioranza di centrosinistra. Le responsabilità sono loro».

La presidente della commissione Trasparenza, Silvia Iurman (Progetto civico), che sta all’opposizione, rincara la dose e si chiede «l’attuale maggioranza non si è accorta di nulla, visto che il contratto fra Wind e Comunella di Medeazza, proprietaria del terreno, risale a novembre?». (u.sa.)