Scontro sulla Macedonia, si dimette il ministro greco

ROMA Il ministro della Difesa greco Panos Kammenos, partner di minoranza del governo di Atene, si è dimesso. Lo riferiscono oggi domenica 13 gennaio i media greci. Da sempre contrario all'accordo raggiunto con la Macedonia sull'annoso problema della denominazione della repubblica ex jugoslava, Kammenos ha confermato «le differenze inconciliabili» con il premier Alexis Tsipras, il quale ha accettato le dimissioni e ha annunciato che chiederà il voto di fiducia in Parlamento.
Secondo quanto riferisce il quotidiano Kathimerini, la mozione di fiducia sarà probabilmente discussa martedì 15 e poi votata giovedì 17 gennaio. Il premier, che ha ringraziato Kammenos, leader del partito dei Greci Indipendenti (Anel), ha nominato come suo sostituto il capo delle Forze armate, l'ammiraglio Evangelos Apostolakis.
«Le differenze ideologiche con Kammenos erano ben note, ma nonostante ciò abbiamo fatto molte cose insieme», ha detto Tsipras il quale si è detto poi pronto ad accettare altre dimissioni dopo l'uscita del ministro.
Segnando una crisi nella coalizione che sostiene il governo greco, Kammenos ha nuovamente chiesto a Tsipras di tenere un referendum sul nome della Macedonia, in concomitanza con le elezioni europee di maggio, ma il premier conferma che il voto in Grecia si terrà nell'ottobre di quest'anno. Kammenos ha poi ribadito che non voterà in parlamento un accordo per il quale l'attuale Fyrom si chiamerà Repubblica della
Macedonia del Nord, come previsto dall'accordo stesso, firmato dai ministri degli Esteri greco e macedone nel giugno dello scorso anno.
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