Scoppia il barattolo di cibo per cani, ferita

Psicosi da Unabomber a San Vito. Ma l’esplosione è dovuta alla cattiva conservazione del prodotto

SAN VITO AL TORRE

Per un attimo tutti hanno pensato che lui, Unabomber, fosse tornato, che si fosse rifatto vivo dopo anni. L’episodio accaduto a San Vito al Torre, peraltro, non sembrava poter dare adito a dubbi: una giovane donna che si accingeva a dar da mangiare al suo Fido è rimasta ferita alla mano destra per lo scoppio del barattolo di latta contenente cibo per cani che aveva appena forato.

Un botto fragoroso e una slabbratura della latta hanno provocato un taglio alla mano della donna che aveva subito chiesto aiuto. Niente di grave la ferita, che guarirà in otto giorni, ma tanta paura. Soprattutto tra i vicini di casa che hanno temuto per qualche ora che Unabomber avesse colpito ancora.

Invece no. L’infortunio - per quanto singolare e assai raro - capitato l’altro pomeriggio a S.V., 32 anni, barista di Cervignano, può archiviarsi come un banale incidente domestico capitato durante un’operazione altrettanto banale, come quella di aprire una scatoletta di cibo per il suo amico a quattro zampe.

Uno dei soliti barattoli da quasi mezzo chilo acquistato, con altri, il giorno prima a un supermercato di Palmanova. Lo scoppio - così hanno accertato i carabinieri - è stato causato dal cattivo stato di conservazione del prodotto che ha sviluppato all’interno del barattolo una miscela di gas e un forte aumento della pressione. Quando la giovane donna ha posato l’apriscatole sul bordo e l’ha colpito per forarlo c’è stato lo scoppio, fragoroso, che le ha provocato la ferita alla mano.

Nessuna carica esplosiva, però. A provocare il ferimento è stata la forza della pressione di risulta, dovuta al fatto che quel barattolo era avariato.

Ad accertarlo sono stati i carabinieri del Norm e i militari della stazione di Aiello, intervenuti sul posto verso le 15, subito dopo l’infortunio che ha spedito la barista all’ospedale di Palmanova per essere medicata. Il taglio, in effetti, ha richiesto qualche punto di sutura e la prognosi è di otto giorni.

Gli accertamenti condotti dai carabinieri hanno consentito di stabilire che l’evento era da attribuirsi solo ed esclusivamente alla cattiva conservazione del prodotto, acquistato al supermercato palmarino.

Il barattolo e il suo contenuto sono stati posti sotto sequestro, per le successive analisi da parte competente Azienda sanitaria. Le indagini dei carabinieri comunque proseguono per accertare eventuali responsabilità da parte del supermercato che ha posto in vendita il prodotto e l’eventuale nocività per gli animali del prodotto.

Una cosa, però, è certa: Unabomber stavolta non c’entra. (ti.ca. e el.pl.)

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