Scoppia la rivolta dei pazienti per il medico introvabile
Luca Visentin / CERVIGNANO
Sale la protesta Cervignano per il nuovo medico di base, che nelle settimane scorse ha sostituito la dottoressa Elisa Indri, il dottor Fabio Flenda. Telefono troppo spesso occupato o spento del tutto, segreteria telefonica satura e spesso addirittura non contattabile dalla centrale operativa di emergenza del 112.
Il dottor Fabio Flenda è entrato in servizio il 31 agosto scorso e a quanto pare, se già prima i cittadini erano infastiditi dal continuo cambio di medico (si tratta del quarto nel giro di un anno con conseguenze chiaramente immaginabili in un periodo di emergenza come questo legato al Covid), ora gli assistiti sono ancor più arrabbiati per un servizio perché molto spesso c'è una irreperibilità quasi costante da parte di questo professionista.
Molti sono i casi riportati da diversi cittadini di Cervignano che riguardano una gravità più o meno marcata, andando dal semplice consulto e relativa prescrizione dei farmaci, tramite ricetta, fino a casi di persone che assistono malati di Alzheimer e che si trovano di fronte ad una doppia difficoltà. L'assistenza ad un malato che già di per sé ha una malattia che potrebbe portarlo ad assumere comportamenti aggressivi e incontrollabili, è resa ancora più difficoltosa a causa della irreperibilità del proprio medico di base. Sono più di 1000 i pazienti assistiti dal dottor Fabio Flenda e moltissimi di loro denunciano all’ unisono una situazione ormai insostenibile che non può andare più avanti a queste condizioni.
«Siamo esasperati - affermano i cittadini - molti di noi hanno atteso 10 giorni per avere una ricetta medica dopo un iter complicatissimo fatto di messaggi che tornavano indietro e segreterie telefoniche stracolme, telefoni occupati o irraggiungibili: chi non riesce a essere presente nelle ore di ricevimento ambulatoriale o assiste malati infermi è in gravissima difficoltà, per non parlare dei permessi lavorativi legati al Covid. Sapevamo che avremmo potuto affidarci al dottor a Schettino o alla dottoressa Stojic, ma molti di noi, anzi quasi tutti hanno scelto la continuità, sperando di poter contare su un professionista responsabile, ma così non è avvenuto purtroppo e si sta palesando un serio problema di deontologia professionale».
Il dottor Luciano Pletti, direttore del distretto sanitario è ben consapevole della questione «Il problema mi è stato evidenziato da moltissimi pazienti che si sono rivolti a me preoccupati anche per una situazione resa spesso ancor più difficile e complicata dall'emergenza Covid-19, ma stiamo lavorando affinché a dicembre finalmente si possa arrivare alla nomina di un medico di base con incarico effettivo a Cervignano, intanto esprimo la solidarietà ai cittadini».
«C’è una parte di loro – conclude Pletti - che telefonava per prendere i contatti e per conoscere il dottore appena arrivato, ma c'è sicuramente una parte che si rivolgeva a lui per delle emergenze, da qui i problemi di incomunicabilità e la linea satura, ribadisco che nei prossimi mesi la situazione dovrebbe stabilizzarsi con una soluzione definitiva che possa finalmente concludere questa difficile vicenda che ha visto susseguirsi di molti medici nell'arco di pochi mesi». —
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