Scorribande dei cinghiali a Oslavia

Devastato orto e giardino della famiglia Markovic: «Adesso basta»
Bumbaca Gorizia 25.06.2014 Danni cinghiali Oslavia Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 25.06.2014 Danni cinghiali Oslavia Fotografia di Pierluigi Bumbaca

OSLAVIA. I cinghiali tornano a devastare campi e giardini, anche a Gorizia. O meglio, non hanno mai smesso, come racconta chi vive alle pendici del Calvario o sulle alture attorno a Oslavia e San Mauro. Tra questi c'è Federico Markovic, con la moglie Aurora Pacor titolare dell'omonima azienda agricola di Oslavia, che lunedì notte ha ricevuto l'ennesima sgradita visita dei cinghiali, che hanno letteralmente arato il suo orto ed il giardino, danneggiando in modo irreparabile il raccolto. «È da tanto tempo che conviviamo in qualche modo con questo problema – racconta il signor Markovic -, ma questa volta ho detto basta, e ho deciso di lanciare il mio appello tramite il giornale, nella speranza che qualcuno mi ascolti. Ho scritto una lettera alla Provincia per ottenere un risarcimento danni e un contributo per la recinzione elettrificata, per ora è arrivato solo un tecnico a fare un sopralluogo e poi più nulla. Per una settimana i cinghiali hanno fatto il bello e il cattivo tempo nel nostro orto, ma lunedì notte si sono davvero scatenati: hanno sradicato patate, mangiato mele, distrutto piante e alberi, per un danno di oltre un migliaio di euro. Il raccolto, in pratica, è andato». Le visite degli animali si sono intensificate negli ultimi mesi probabilmente per l'arrivo della primavera e la presenza di frutti e ortaggi in abbondanza. L'azienda agricola, oltre alle verdure, ha alberelli di mele, albicocche e altri frutti, di cui i cinghiali sono estremamente golosi. Nelle foto che vedete potete rendervi conto facilmente di cosa hanno combinato potendo agire liberamente a pochi passi dalle case. «Arrivano ogni sera, dopo le 21.30, e sono tanti – racconta Markovic -: gruppi anche da 10, 15 animali, e spesso di ci sono anche tanti cuccioli, che rendono le madri estremamente pericolose. Colpisce il fatto che ormai non hanno più paura di nulla, né dell'uomo né dei cani, che non possono nulla contro un branco di cinghiali, se non abbaiare e avvisarci della loro presenza. Non ne possiamo più». A nulla sembrano servire le soluzioni adottate sino ad ora, e per questo Markovic, come chi si trova nella sua situazione, chiede un intervento deciso delle istituzioni.

Marco Bisiach

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