Scout alla scoperta delle grotte di Torri di Slivia

GRADISCA
Scout e speleo assieme alla scoperta dei segreti della grotta delle Torri di Slivia, a Duino Aurisina. È stato un week end all’insegna dell’avventura quello passato dagli scout del reparto Gradisca 1°.
Alcuni scout coadiuvati dagli speleologi del Centro ricerche carsiche “Seppenhofer” e dei responsabili del Museo carsico paleontologico di Monfalcone, hanno potuto fare un’esperienza unica: passare una notte nel buio di una grotta sul Carso. Compresa, infatti, in un programma molto articolato di attività di reparto, gli scout dovevano scendere nella vasta grotta delle Torri di Slivia e, superando alcune prove di difficoltà variabile, passare la notte all’interno della cavità carsica.
Un’esperienza particolare che ha fatto registrare un notevole entusiasmo tra i partecipanti. Dapprima gli speleologi hanno portato i giovani esploratori in erba a visitare l’intera grotta senza trascurare anche la discesa e la risalita di un pozzo. «Considerando che la Grotta delle Torri di Slivia è una tra le più suggestive cavità carsiche – spiega Maurizio Tavagnutti, anima del “Seppenhofer” - grande è stata la meraviglia dei ragazzi quando si sono apprestati a passeggiare tra le enormi torri stalagmitiche che danno il nome alla grotta».
Il clou dell’attività è stato quando si sono dovute montare le tende per il pernottamento, un’esperienza che ha elettrizzato i giovani esploratori, esterrefatti dal buio e dal silenzio della grotta interrotto solamente dal gocciolìo delle stalattiti e dal raro batter d’ali di qualche pipistrello. «Il doversi svegliare poi la domenica mattina nel buio più assoluto è stata una sensazione davvero insolita dal momento che di solito ci si sveglia ai primi raggi del sole, la grotta sotto questo punto di vista è davvero un mondo affascinante», spiegano gli scout gradiscani. (l.m.)
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