«Scuola, riforma negativa per studenti e famiglie»
La riforma della scuola? Non si può condividere «un impianto ispirato a una logica di tagli sugli scatti di anzianità, il blocco del contratto scaduto nel 2009 e una drastica riduzione del personale ausiliario tecnico e amministrativo di entità tale da compromettere la qualità del servizio scolastico e la tenuta stessa del sistema pubblico di istruzione». Questa la posizione del sindacato Snals-Confsal riunito in assemblea generale. Il segretario provinciale Franco De Marchi ha evidenziato come sia «inaccettabile il metodo di riformare usato dal governo: la scuola ha bisogno di dibattiti, confronti, condivisione, chiarezza di obiettivi, certezza del curricolo altrimenti viene meno il prestigio dell'istituzione scolastica, la serietà degli studi e la preparazione degli studenti». Il governo, per De Marchi, «propone una riforma che porterà alla riduzione della spesa pubblica, senza capire però che una buona scuola è un investimento per la crescita civile ed economica dell'Italia. Gli effetti si preannunciano devastanti con pesanti riflessi sul personale, ma anche su studenti e famiglie, che vedranno ridursi la qualità dell'offerta formativa».
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