«Sede Inps al collasso» I sindacati manifestano in via Sant’Anastasio

Cgil, Cisl e Uil tornano a lanciare l’allarme: «Personale ormai sotto organico e pratiche in crescita. Servono assunzioni»
Lorenzo Degrassi
Lasorte Trieste 06/07/21 - Via S.Anastasio, INPS, Presidio Sindacati
Lasorte Trieste 06/07/21 - Via S.Anastasio, INPS, Presidio Sindacati



Personale sotto organico e, oramai, inversamente proporzionale al crescente numero delle pratiche da evadere. E «immobilismo della politica» rispetto al paventato accorpamento della sede Inps del Fvg a quella del Veneto. Sono questi i motivi che hanno portato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil a manifestare ieri mattina sotto la sede locale dell’istituto della previdenza sociale, in via Sant’Anastasio. «A distanza di oltre un anno dalle prime denunce da noi portate all’attenzione dell’opinione pubblica – le parole del segretario generale della Cgil Trieste Michele Piga – siamo nuovamente qui a sollevare la questione della mancanza di personale all’Inps regionale. Una carenza dovuta al mancato ricambio generazionale dei dipendenti e al contemporaneo aumento delle pratiche burocratiche, che rischiano di portare la struttura al collasso. Non bastano le preoccupazioni espresse dallo stesso ente a livello regionale e le dichiarazioni della politica locale. Ora è necessario un intervento immediato. Servono al più presto nuove assunzioni». Una situazione definita «sempre più insostenibile», quindi, non solo per i cittadini in attesa delle pratiche, ma anche per gli stessi dipendenti dell’istituto, oberati da un’eccessiva mole di lavoro.

«C’è il rischio concreto che l’Inps non ce la faccia più a dare un adeguato servizio ai cittadini», ha sottolineato a sua volta Matteo Zorn della Uil: «Già oggi l’Inps di Trieste si sta servendo di altre sedi, come quella di Udine, per erogare servizi essenziali come la Naspi. Abbiamo già sentito il direttore generale dell’istituto, abbiamo interessato la politica, anche per quanto riguarda il temuto accorpamento della sede Fvg con quella del Veneto: ebbene, le nostre posizioni oggi vengono condivise, ma al tempo stesso abbiamo avuto soltanto una generica presa d’atto da parte dell’Inps nazionale. Servono invece garanzie concrete e nuovi dipendenti per la sede di Trieste».

Il personale nel frattempo, a detta della Triplice, è passato dai 141 dipendenti del 2012 ai previsti 69 di inizio 2022, se nel frattempo non ne verranno inseriti di nuovi, con inevitabili ulteriori gravi ripercussioni sui servizi erogati.

«In cinque anni si è perso il 24% del personale – ha infine ricordato Luciano Bordin della Cisl – e delle 20 assunzioni frutto del concorso del 2019 neanche una ha interessato la sede giuliana».—



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