Sei anni in due per la rapina al market
Tre anni di reclusione e 600 euro di multa. È questa la pena alla quale sono stati condannati Ciro Trocino, 39 anni, originario di Portici in provincia di Napoli e Carmine Montella, 43 anni, pure di origine partenopea ma residente a Trieste.
Sono i due rapinatori che avevano tentato di assaltare l’11 giugno dello scorso anno la cassa del supermercato «In’s” di via Ponzianino. A pronunciare la sentenza è stato il giudice Enzo Truncellito che ha sostanzialmente accolto le richieste del pm Massimo De Bortoli. Trocino e Montella sono stati difesi rispettivamente dagli avvocati Lucio Calligaris e Roberto Mantello.
Il colpo era stato studiato nei dettagli: l’irruzione nel supermercato “In’s”, le minacce alla cassiera con un coltello da cucina, l’assalto al denaro custodito nel registratore e, infine, la fuga a bordo di uno scooter rubato un paio di giorni prima. Eppure qualcosa, nei piani dei due rapinatori non aveva funzionato. Infatti i malviventi avevano dovuto rinunciare all’impresa a causa dell’imprevista reazione dei clienti, oltre che del gestore che aveva scagliato verso un bandito una decina di bottiglie vedendosene arrivare a sua volta di altre addosso dal malvivente che aveva risposto così al lancio.
Ma non solo. Nel tentativo di scappare dribblando le auto della polizia, i due banditi partiti a tutta velocità in sella a uno scooter si erano schiantati dopo poche centinaia di metri contro un muretto. Così quel giorno stesso il primo rapinatore, Carmine Montella, 42 anni, rimasto ferito era stato arrestato dai poliziotti e portato in carcere dopo una breve sosta in ospedale. Il complice, Ciro Trocino è stato raggiunto dai poliziotti della Mobile dopo due mesi a Napoli: smascherato dalle impronte digitali lasciate sulle bottiglie che aveva lanciato contro il gestore del supermercato. L’episodio era accaduto attorno alle 12.30, orario in cui nel discount erano presenti diversi clienti. Un dettaglio che non aveva intimorito i due ladri i quali, dopo aver superato di corsa le porte a vetri, avevano raggiunto una delle cassiere puntandole il coltello al collo. La coppia non era però evidentemente apparsa particolarmente temibile agli occhi degli altri clienti, che erano riusciti assieme al gestore a mettere in fuga i rapinatori e a proteggere la cassiera Samantha Purcu.
Trocino le aveva puntato addosso un coltello con la lama lunga 30 centimetri e Montella la stringeva con il braccio attorno al collo e con l’altra mano tentava di aprire e forzare il cassetto. Poi era intervenuto il gestore Marco Pasqual che per bloccare i due banditi li aveva fatti oggetto di una pioggia di bottiglie. I quali poi non avevano trovato di meglio che tentare la fuga. (c.b.)
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