Selex Es, primo sciopero e blocco degli straordinari

Quattro ore di astensione dal lavoro dei 200 dipendenti dello stabilimento Il sindaco Fontanot invita Serracchiani. La Rsu cerca contatti con il governo
Di Luca Perrino
Bonaventura Monfalcone-11.06.2013 Sciopero Selex Galileo-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-11.06.2013 Sciopero Selex Galileo-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI. Prime quattro ore di sciopero, ieri pomeriggio, per gli oltre 200 addetti dello stabilimento Selex Es di Ronchi dei Legionari, in protesta contro il piano industriale presentato dall'azienda aeronautica del gruppo Finmeccanica che prevede 33 esuberi per il sito di via Mario Stoppani.

Si tratta delle prime quattro ore di un “pacchetto” che si svilupperà nelle prossime settimane e che si aggiungono al blocco degli straordinari, ampliamento d'orario al quale si ricorre spesso per far fronte alle commesse nel settore dei simulatori di volo e dei velivoli teleguidati.

All'esterno della fabbrica ieri si è svolta una breve manifestazione, alla quale era presente anche il sindaco Roberto Fontanot. Accanto ai lavoratori e ai rappresentanti della Rsu, anche Fabio Baldassi, della segreteria provinciale della Fiom, e Giampiero Turus della Fim-Cisl. «Quello che ci è stato presentato senza grande dovizia di particolari – dice – è un piano inaccettabile, e non solo per Ronchi dei Legionari. E’ tutto il settore che ne potrà risentire, anche se, proprio nel nostro caso, 33 persone in più significano non dare la possibilità allo stabilimento di far fronte alle commesse. A quel punto la strategia – ha continuato – non potrebbe essere che quella di trasferire la produzione altrove».

E mentre il primo cittadino, in sintonia con quanto deciso assieme ai colleghi di “Città Mandamento”, coinvolgerà nelle prossime ore il presidente della giunta regionale, Debora Serracchiani, invitandola a Ronchi dei Legionari, la Rsu punta al governo. Tutto ciò anche grazie all’appoggio del parlamentare pierissino Giorgio Brandolin.

E’ stato ancora una volta il rappresentante della Rsu, Flavio De Crignis, a illustrare la difficile situazione dell’azienda ronchese, che produce velivoli senza piloti, simulatori di volo e logistica collegata, prodotti il cui mercato è principalmente all’estero. Selex Es conta attualmente 222 dipendenti diretti e 70 di ditte esterne. «L’organico è ridotto all’osso – ha rilevato - e se si concretizzeranno i 33 esuberi, davvero rischiamo di non poter realizzare il carico di lavoro. Fatto che poi potrebbe venire usato come scusa per delocalizzare la produzione. Avevamo accettato con fatica i 13 esuberi prospettati qualche mese fa – ha continuato – ma non possiamo cedere su 33 persone fuori dal ciclo produttivo».

Sulla stessa lunghezza d'onda i colleghi. Massimilano Bertossi ha anche evidenziato come dal 2001 non ci siano state più assunzioni. «Siamo ridotti a otto operai - ha spiegato - e il rischio è che la punta di diamante della produzione, la linea dei Mirach, venga fatta scomparire. C’è la conferma della missione produttiva, ma non ci sono i numeri per poterla realizzare». Un futuro per nulla roseo. «Ciò che va anche rimarcato – ha ripetuto Maurizio Martinolli – è la grave mancanza di contatto tra mondo della formazione e mondo produttivo, tanto che l’azienda dice che nella nostra regione non trova il personale qualificato necessario».

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