Selva di antenne Ne spunta un’altra in viale San Marco

Spettacolare operazione d’installazione. È il 30° impianto presente in città. Ne sono previsti al massimo 40
Bonaventura Monfalcone-13.10.2011 Lavori per antenna telecomunicazioni-Via Sant'Ambrogio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-13.10.2011 Lavori per antenna telecomunicazioni-Via Sant'Ambrogio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

di Tiziana Carpinelli

Due risse in cinque giorni nel centro storico di Monfalcone, un rione sempre più in bilico tra atti di teppismo, microcriminalità e pestaggi da far west. Torna nuovamente alla ribalta, dopo l’accoltellamento in via Sant’Ambrogio tra rumeni ubriachi - che ha provocato anche la sospensione per 5 giorni della licenza di somministrazione cibi e bevande al gestore di un bar, su provvedimento disposto dal Questore di Gorizia - il problema della violenza nel cuore della città.

Protagonisti ancora una volta dei cittadini extracomunitari, responsabili del parapiglia in entrambi i casi. Il meno grave (nel senso che non ha provocato ferimenti) si è verificato lunedì nella centralissima piazza della Repubblica, dove alle 11 è esplosa, secondo quanto riferito da una testimone che in quel frangente stava attraversando in bici il salotto buono, una violenta rissa tra marocchini, albanesi e macedoni, che ha coinvolto una dozzina di persone. Per buoni 20 minuti sono volati insulti, ceffoni, pedate e strattoni, che hanno allarmato non poco i passanti, i quali a loro volta hanno allertato la Polizia. Due cittadini, una donna e un uomo, hanno perfino tentato di calmare gli extracomunitari, senza riuscirvi. All’arrivo delle forze dell’ordine, però, gli stranieri si sono immediatamente composti, senza far tradire alcun nervosismo, tant’è che gli agenti non hanno potuto fare altro che redigere una relazione ai superiori senza procedere a denunce o deferimenti.

Decisamente più grave l’episodio dello scorso giovedì, reso noto solo ieri dalla Polizia: il bilancio della rissa che è scoppiata in via Giacich, davanti a un negozio gestito da stranieri, è di sette bengalesi deferiti all’autorità giudiziaria su nove coinvolti, di cui uno finito all’ospedale per le percosse ricevute. La violenza è scoppiata attorno alle 19.30, pare per motivi economici, legati all’attività. Una decina di asiatici si trovava riunita in assemblea per discutere, appunto, questioni legate agli affari. A un certo punto, evidentemente, gli animi si sono scaldati e si è venuti alle mani.

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