Serafini: «Io leghista doc mi batterò per le aziende»

Giancarlo Serafini, classe 1945, è il numero uno della lista isontina della Lega Nord per le Regionali.
Serafini, da quando è leghista?
Dalla prima ora. Sono originario di Jesolo e ho visto nascere la Liga Veneta.
Poi?
Oltre 25 anni fa mi sono trasferito nel Monfalconese continuando il mio mestiere di radiotecnico. Ho tenuto un laboratorio in via Resistenza a Monfalcone. Ora sono in pensione. Sono uno dell’esercito della partita Iva. La mia appartenenza con la Lega Nord isontina coincide con l’elezione alla presidenza della Provincia di Monica Marcolini. Sono stato segretario provinciale per due mandati e consigliere comunale a Staranzano. Mi sono dimesso per incompatibilità con il ruolo di vicepresidente del Corecon.
Cosa pensa della mancata candidatura di Razzini?
Per me Razzini rimane una persona onestissima.
La lista civica di Tondo è un valore aggiunto o un elemento di dispersione per i voti del centrodestra?
Un valore aggiunto. Tondo è un bravo presidente e con la Lega Nord si è comportato lealmente.
Riconosce nei grillini la Lega Nord della prima ora?
Alcune somiglianze ci sono. Noi però lavoravamo su progetti ben precisi: federalismo e padroni a casa nostra, contro le pensioni d’oro e gli sprechi della politica. Purtroppo non tutto ci è stato permesso di realizzare. I grillini non hanno progetti né propongono soluzioni. La protesta fine a se stessa non offre vantaggi per la comunità.
Quali sono gli avversari principali della Lega Nord in questa campagna elettorale?
Ho sempre combattuto le ideologie. Senza queste di mezzo ogni partito ha le sue ragioni e siamo pronti a collaborare con chi ha progetti concreti.
Se Maroni decidesse di mandare gambe all’aria l’alleanza con il Pdl lei con chi starebbe?
Con Maroni. Ma non credo succederà. Il Pdl qualche volta ha tentato di sgambettarci ma il bilancio della collaborazione è positivo. Noi siamo per la politica dei fatti.
Cioè?
Faccio un esempio. Se Bersani dovesse proporre in Parlamento un programma di governo con dentro la devolution, faccio per dire, come potremmo dirgli di no?
Lavoro, tasse e giovani. Dagli aspiranti consiglieri regionali molti slogan. Ci dica qualcosa di leghista.
Trattenere il 75 per cento delle risorse del Nord per investire a livello locale nelle imprese. Aiutare le piccole aziende sarà al centro del mio impegno. Sono una partita Iva, lo ribadisco, e so cosa significa. Salvare le aziende signifca lavoro e prospettive per i giovani.
Quali priorità per l'Isontino?
Sono d’accordo nel creare a Monfalcone un centro per l’amianto. Penso che Monfalcone e Gorizia debbano smettere di litigare sugli ospedali e ragionare meglio.
Del porto che ne pensa? Bisogna chiamare nuovi muratori o nuovi ingegneri?
È una vergogna quanto successo. Chi ha sbagliato deve pagare. Ma è giusto anche pensare alle opportunità che abbiamo.
Quali sono a suo avviso?
Un territorio splendido sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo aumentare le potenzialità turistiche.
Mi scusi, al telefono avverto che ha il respiro affannoso.
Ha ragione. Sono febbricitante ma lo stesso sto affiggendo manifesti. E poi da oggi parte il Padania Tour. Con il nostro camper andremo in ogni paese e rione della provincia di Gorizia. (ro.co.)
(Interviste già pubblicate con Diego Moretti, Anna Cisint e Omar Greco).
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