Servizio pasti a domicilio da oltre 350 mila euro

Affidato dal Comune di Ronchi per 5 anni alla Camst: 7.500 pietanze nelle case di anziani, disabili e persone in difficoltà

Luca Perrino/RONCHI

Una spesa complessiva di 356.400 euro. È quella che l’amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari impiegherà nei prossimi 5 anni per garantire il servizio di preparazione e di consegna dei pasti a domicilio, soprattutto per anziani, disabili e persone in difficoltà. L’appalto è stato affidato alla Camst, società cooperativa che nel corso di un anno solare permetterà di fornire 7.500 pasti nelle case dei ronchesi. Il via al nuovo appalto dal primo aprile prossimo.

«Si tratta di un servizio molto importante – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Gianpaolo Martinelli – e che si inserisce in un più vasto quadro di interventi e di investimenti in questo settore. Ma che si accompagna a ciò che viene garantito con le mense scolastiche e quelle che sono ovviamente in funzione nelle residenze protette per anziani. Al centro, come sempre, ci sono le necessità dei nostri cittadini, quelli anziani in questo caso. In questi anni la domanda di pasti domiciliari è cresciuta e ciò di fronte all’invecchiamento della popolazione e al fatto che molti non hanno più la forza di mettersi ai fornelli. Per questo l’amministrazione comunale prosegue in questa direzione».

A Ronchi dei Legionari sono 167 coloro i quali hanno tra i 90 ed i 94 anni, 323 tra 85 e 89, 468 tra gli 80 e gli 84 e 603 tra 75 e 79. Nessuno, ormai, ha varcato la soglia dei cent’anni. Nei mesi scorsi, infatti, si è spenta Orlanda Ballaben vedova Brumat che aveva spento le sue ben 104 candeline. Tra i 95 ed i 99 anni, ancora, ci sono 49 persone, solo 6 uomini ed il rimanente donne. Molti vivono ancora a casa da soli ed è a loro che è rivolto principalmente questo servizio. Per il 2020 si impiegheranno complessivamente 53.460 euro, che saliranno a 71.250 negli anni tra il 2021 ed il 2024, mentre per il primo sprazzo del 2025, poi si dovrà ricorrere ad un nuovo appalto, la cifra sarà di 17.820 euro.

«Ovviamente tutto è legato all’andamento della richiesta – prosegue Martinelli – per questo motivo il servizio di assistenza alla persona, guidato dalla dottoressa Sara Angelini, monitora costantemente la situazione cercando, dove serve, di migliorarla e renderla più efficace secondo le richieste dell’utenza. Questo di concerto con gli altri Comuni interessati ed in special modo con quelli che ci accompagnano nella gestione delle residenze protette per anziani».

Dal primo aprile in avanti, dunque, il personale della Camst continuerà a preparare pasti adeguati in spazi altrettanto adeguati e a portarli casa per casa in confezioni monouso in modo da garantire i parametri di sicurezza e nel rispetto delle normative igienico-sanitarie. Si va incontro ad una società sempre più di single, poi. Al 31 dicembre 2019, infatti, delle 5.689 famiglie presenti sul territorio, 2.229 sono composte da una sola persona. Un numero in crescita, visto che alla fine del 2018 su un totale di 5.630 nuclei familiari, 2.158 erano formati da una persona sola.–

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