Sfida del carrello della spesa in Bisiacaria Terra di conquista con 25 supermercati

Il fatto che siano passati anni, che in America il modello della distribuzione formato maxi e iper sia entrata in crisi, che di mezzo si sia infilato pure il Covid-19, non altera la sostanza. Monfalcone (e paraggi) resta una terra di conquista per i pionieri delle catene di supermercati. A&O, Conad, Despar, Lidl, Eurospin, Coop, Emisfero: tutte si contendono a suon di battage pubblicitario e offerte la torta. Ed evidentemente, a dispetto delle aumentate ristrettezze economiche di quella che un tempo si definiva classe media, ne traggono una fetta sufficientemente appagante di ricavi. Non c’è cataclisma o rovesciamento dei consumi che tenga: il settore tiene. Non solo, a dispetto del più sofferente commercio di vicinato, che pure nella pandemia ha annotato un ritorno di fiamma della clientela, vivendo la stagione di gloria, consolida con sedi nuove di zecca (vedi il trasloco Lidl all’ex Hippodrome o le Coop di Panzano) la posizione oppure espande i punti vendita (il triplete in via Grado dell’Eurospin, al posto del Md, o il raddoppio del Conad, già nella vicina Duino, con l’ingresso all’ex Ipersimply di via Boito).
Erano 13 i supermercati a Monfalcone nel 2006 e il numero non è variato. Anche quando un magazzino ha iniziato a scricchiolare, subito è stato sostituito da un concorrente. O da un affiliato, come nel caso della cessione di ramo d’azienda della Coop Alleanza 3.0 di piazza Cavour. Di più: perfino nel mandamento i discount prosperano e per esempio ieri Fogliano Redipuglia ha inaugurato, tra palloncini e mascherine, il suo primo store alimentare in “centro”, un Despar. A poca distanza da un discount chiuso. Carrelli presi d’assalto e autorità a farsi i selfie, paghi delle ricadute occupazionali. Sicché ai 13 supermercati (contando quello a dicembre sulla Sp 19) di Monfalcone si sommano i due di Staranzano, Super A&O e Dpiù, i 7 di Ronchi (Aldi, Bennet, Coop, Penny market, Eurosurgelati e due Despar), il Maxi di Turriaco, il Despar a Pieris e la Bottega del fresco a San Canzian. Totale 25. Venticinque supermercati a servizio di 60.148 residenti, uno ogni 2.405 abitanti. Nella città del cantiere, la densità è di uno ogni 2.316. Se i sei comuni assieme coprono una superficie di 104 km², allora qui v’è un market ogni 4 km².
Dunque prosegue la dinamica espansiva della grande distribuzione organizzata (Gdo) che da qualche anno pone ormai stabilmente il Friuli Venezia Giulia al secondo posto in Italia per rapporto tra superfici di vendita e abitanti. L’ultima statistica, stilata nell’indagine di Ires Fvg del 2018, vedeva al primo podio, a livello nazionale, la Valle d’Aosta con 878 m² ogni mille abitanti, seguita appunto dal Fvg con 753. Pari a 409 m², invece, la media italiana. E all’interno della regione, di Udine e proprio della provincia di Gorizia la parte del leone: il capoluogo friulano con 938 m² per 1.000 abitanti quello isontino con 825. A Monfalcone ce n’è per tutti i gusti. Si va dall’Eurospar di via Rossini alle Coop di Panzano e piazza Cavour, passando per gli Eurospin di via 25 Aprile e di via Portorosega (cui si aggiungerà il terzo di via Grado), per l’A&O di via Foscolo, per il Conad Superstore di via Boito, l’In’s di via San Polo, il Dpiù di viale San Marco, lo Spak al centro commerciale La vela e il Lidl di via Boito. Il magazzino di maggior superficie di vendita resta però quello all’interno del centro commerciale Belforte, l’Emisfero, che pur recentemente ha in parte razionalizzato gli spazi.
Nel programma elettorale del centrodestra al governo c’era l’intenzione netta di non avallare ulteriori aperture di discount o grande distribuzione, anche se poi sotto il primo mandato Cisint si è assistito per esempio all’inaugurazione delle Coop di Panzano (su progetto però ereditato dalle precedenti giunte e contestato) e si assisterà ai battesimi dei nuovi Lidl ed Eurospin, il cui terzo insediamento è stato accolto con favore dal sindaco per i nuovi posti di lavoro e l’insediamento su un polo vuoto, già in precedenza occupato da grande distribuzione.
Insomma, il discount tiene. E pazienza, si fa per dire, se negli anni si son purtroppo perse per strada panetterie, ortofrutta, latterie nei rioni. Recita la vecchia storiella: per salvarsi dal re della giungla non serve correre più del leone, basta lasciarsi le altre prede alle spalle. —
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