Sfida politica, Lauto si prende la rivincita sugli ex alleati

«In questo caso ha vinto la minoranza». Curiosità e battute non mancano mai. Se Grado è nota come l’isola de le cansòn è anche vero che la verve e la spiritosaggine dei gradesi non è da meno, tant’è...
Bonaventura Monfalcone-18.03.2018 Festival della Canzone Gradese-Zente Nostra-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-18.03.2018 Festival della Canzone Gradese-Zente Nostra-Grado-foto di Katia Bonaventura

«In questo caso ha vinto la minoranza». Curiosità e battute non mancano mai. Se Grado è nota come l’isola de le cansòn è anche vero che la verve e la spiritosaggine dei gradesi non è da meno, tant’è che anche per in occasione del Festival non sono mancati alcuni riferimenti come quelli di carattere politico. Il Festival ha sancito, infatti – a detta di diverse persone che commentavano, a fine kermesse, all’esterno del palazzo affollato dagli incalliti fumatori rimasti per circa quattro ore in astinenza – che a vincere è stata la minoranza. Nel senso dell’opposizione in Consiglio comunale...

Tra cantanti e autori del Festival in gara ci sono stati, infatti, anche alcuni politici comunali e regionali. E tra questi a salire sul podio, anzi a vincere, è stato il consigliere comunale Dario Lauto (nella foto) di Insieme per Grado che è stato uno dei cantanti dei “Gui”, acronimo inventato per dire che si tratta di “Gravo Universal International”, ovvero il gruppetto che ha cantato la canzone vincitrice della 52^ edizione del Festival della Canzone Gradese. Lauto è uscito dalla maggioranza comunale del sindaco Dario Raugna assieme a Sebastiano Natalino Marchesan. E l’incarico di consigliere delegato che ricopriva quest’ultimo è finito sulle spalle di Damiano Marchesan, paroliere della canzone “La medagia”, che, alla pari con tutti i brani fuori dal podio, sono state classificate al quarto posto ex aequo. Inoltre paroliere di un altro brano in gara, “Siroco e sal”, è stato il consigliere regionale Alessio Gratton, anche lui quarto ex aequo.

E c’è da dire ancora che in gara come autrice delle parole del brano “Ricordo de na vose” c’era anche Sara Polo, che più di qualcuno ha pensato fosse l’attuale assessore comunale. Si tratta invece di pura omonimia. E l’omonima, l’assessore Sara Polo, sul palco c’è comunque stata, ma solo per premiare. (an. bo.)

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