Sgomberi coatti nelle case invase da rifiuti

Appartamenti riempiti fino al soffitto con giornali o cartoni, case che letteralmente scoppiano di immondizie. A Trieste ogni anno ci sono in media sette sgomberi coatti e altrettanti casi di situazioni “limite”, che vengono risolte prima di arrivare alla pulizia forzata. Tra i più gravi negli ultimi anni la storia di una signora anziana che aveva riempito completamente tutti i tre piani della sua villetta con cibo di ogni tipo, in gran parte scaduto, o ancora un uomo che aveva accumulato giornali nelle stanze del suo appartamento tanto da non poter quasi camminare all’interno.
Le segnalazioni arrivano nella maggior parte dei casi alla polizia locale o all’azienda sanitaria e sono i vicini di casa i primi ad avvisare, spesso a causa di disagi sofferti a livello igienico. Poi l’intervento avviene in modo coordinato tra le varie forze in campo, non solo per risolvere nell’immediato il disagio, ma anche per portare il giusto supporto psicologico alla persona. Gli agenti raccontano di alcune situazioni che si ripetono nel tempo. Spesso si tratta di anziani che accumulano di tutto, vivono nella povertà, in qualche caso senza acqua e luce, e tendono a raccogliere qualsiasi tipo di oggetto senza un preciso ordine. Ci sono poi difficoltà legate al disagio mentale e ancora persone che dopo la morte di un familiare perdono il contatto con la realtà.
«Tra i casi più gravi degli ultimi anni – spiegano dagli uffici della polizia giudiziaria, della polizia locale – una villa di tre piani interamente pieni di cibo, nei cassetti, nei mobili, nei bagni, in ogni stanza della casa. Prodotti alimentari spesso scaduti, con la conseguenza di odori sgradevoli e la presenza di insetti e topi ovunque. La persona che accumulava viveri chiedeva ai supermercati di poter ritirare il cibo scaduto, che altrimenti sarebbe stato buttato via, e molto spesso veniva accontentata. E così le “scorte” nell’abitazione sono aumentate a dismisura. Lo sgombero e la bonifica hanno richiesto una settimana di lavoro. Ma c’è stato anche un alloggio in città, dove ogni stanza è stata riempita di giornali, fino al soffitto, percorribile soltanto attraverso piccoli corridoi realizzati tra le pile altissime. Al momento dello sgombero forzato gli addetti alla pulizia hanno trovato una stanza dell’appartamento che, a causa dei tanti rifiuti, inizialmente non era stata nemmeno individuata». Dopo la segnalazione e la verifica della polizia locale lo sgombero coatto arriva con un’ordinanza del sindaco. Il compito viene affidato a una cooperativa che rimuove tutto, sotto il controllo degli agenti.
Micol Brusaferro
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