Sgt, Losso si dimette da vicepresidente
«Non conosco neppure le liste per il voto di sabato. Ma io non mi ricandido»

Davide Losso
Carmelo Tonon perde quello che, in mezzo alla tempesta, era diventato il suo co-timoniere. Da ieri sera infatti Davide Losso, il tributarista cooptato nel direttivo a maggio per tentare di mediare con i contras, non è più il vicepresidente della Sgt. Le sue dimissioni «irrevocabili con effetto immediato» sono già state anticipate via fax a Tonon, al direttivo e a Emilio Felluga e Stelio Borri, i due presidenti del Coni regionale e provinciale.
È lunga, nella lettera di dimissioni, la lista dei perché Losso sia giunto a una tale decisione, nella settimana che porterà alle elezioni di sabato passando per l’udienza civile di domani davanti al giudice Giovanni Sansone (per l’esame di legittimità della delibera di agosto sulla stangata dei canoni sociali) cui sono stati convocati gli stessi membri del direttivo Tonon. Per intanto - scrive l’ex vicepresidente - «l’attività di mediazione non ha portato risultati tangibili».
Ma c’è di più: «dal punto di vista professionale non ho avuto la possibilità di intervenire in quanto, ad oggi, nonostante le richieste, non ho avuto accesso né ai bilanci né agli ulteriori dati contabili». La goccia, pare di capire, è «che il 24 settembre e il 2 ottobre il direttivo ha convocato due riunioni d’urgenza, con l’intento di ridiscutere la delibera di agosto e quindi di cancellare l’addizionale e rideterminare la quota associativa, nonché di spostare la data dell’assemblea», ma «il presidente Tonon non ha inteso partecipare a nessuna delle due sedute di cui sopra senza comunicazione preventiva». Losso, ancora, dichiara nero su bianco che «non sono stato informato circa la presentazione di liste di candidati ai sensi dello Statuto».
Liste già depositate, come da regolamento, ma ignote al vicepresidente. Il quale assicura «di non aver presentato alcuna lista di candidati e di non far parte di nessuna lista presentata da altri». «Il primo giorno - completa a voce - dissi che ero pro-Sgt e non pro-Tonon, esco con la stessa dichiarazione. Il mio mandato finisce qui. Anzi. Se qualcuno avesse usato il mio nome per inserirlo in una lista, senza la mia autorizzazione per iscritto, farebbe i conti con me...». (pi.ra.)
Argomenti:sgt
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video