Sì ai cartelli per segnalare “Pis’cianzi”

Le località di Pis’cianzi e Lanari, situate sopra Roiano e note per la presenza di numerose osmizze molto frequentate dai triestini, avranno una loro cartellonistica bilingue che servirà a individuarle lungo le strade e sentieri pedonali di accesso.
Va in questa direzione la decisione assunta dalla prima commissione consiliare, presieduta da Giovanni Barbo (Pd), che ha esaminato la relativa proposta preparata dai consiglieri Iztok Furlanic (Federazione della sinistra) e Igor Svab (Pd). Stessa sorte avrà la proposta, anch’essa con firma di Furlanic e Svab, destinata a intitolare lo slargo situato fra le vie Moreri e dei Molini a Stanko Zorko, cappellano che sessant’anni fa fu l’artefice della costruzione della chiesetta dedicata alla Vergine Maria e che ancor oggi è un simbolo per i parrocchiani italiani e sloveni della zona.
I partiti rappresentati in commissione si sono espressi a favore e la vicesindaco Fabiana Martini ha promesso di informare la commissione per la toponomastica e le Circoscrizioni che estendono la loro giurisdizione sull’area. L’operazione sarà facilitata dal fatto che nella piazzetta non ci sono numeri civici, né dunque indirizzi di residenti da cambiare.
Nel corso della discussione sull’argomento è emersa anche l’esigenza di migliorare la cartellonistica a beneficio dei turisti. «Quella attuale che indica le strade di accesso ai monumenti più importanti – ha rilevato Maurizio Ferrara (Lista civica indipendente) – è carente. Sarebbe opportuno indicare i minuti che si impiegano, partendo da un determinato punto del centro, per raggiungere a piedi i luoghi più frequentati». Su questo punto si è dichiarata d’accordo Daniela Gerin (Sel).
Più vivace è stata la discussione sulla mozione presentata da Carlo Grilli del Gruppo misto e che prevede un riconoscimento da parte del Comune alle coppie sposate che raggiungono il traguardo dei cinquant’anni di matrimonio. «Mezzo secolo di vita assieme – ha spiegato Grilli – merita di essere festeggiato con il concorso del Comune». Dopo che Martini ha precisato che «nel 1964 furono 720 in città le coppie che si sposarono, 11 delle quali con solo rito civile», Furlanic ha proposto di «estendere la proposta anche ai conviventi, per adeguarci ai tempi». Gerin e Loredana Lepore (Pd) hanno invece contestato la proposta «perché si tratta di un fatto privato e non capiamo il bisogno di premiarlo». La mozione arriverà in Consiglio comunale. Tutti d’accordo infine sulla proposta di Emanuela Declich (Pdl) di «posizionare una targa per ricordare Ottavio Missoni». Due le possibilità: sulla casa dove visse da bambino, in via Emo 4; o in via Rossetti, dove aprì il primo laboratorio.
Ugo Salvini
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