Sindacalisti degradati, riavranno lo stipendio intero

Li avevano “degradati”, togliendo loro una fetta consistente di stipendio. Il provvedimento, assunto nel 2009 dalla Trieste Trasporti spa contro due sindacalisti dell’Usb, è stato annullato dal giudice del lavoro Silvia Rigon che ha ritenuto illegittima la sanzione disciplinare.
Il magistrato ha ordinato all’azienda di cancellare la sanzione, ma anche di ripristinare il trattamento retributivo previsto dal contratto. In altri termini ai due dipendenti dovrà essere restituito tutto il “maltolto” assieme agli interessi legali. In ugual modo dovrà essere ricostruito a livello pensionistico il periodo in cui sono stati vittime della “degradazione”. La Trieste Trasporti dovrà infine pagare le spese di giudizio, stimate in circa 1800 euro.
La stessa azienda aveva denunciato nel 2009 per diffamazione i due sindacalisti che avevano definito in un volantino «vampiri e padroni delle ferriere» alcuni dirigenti della Trieste Trasporti spa.
Secondo la tesi della Procura che aveva chiesto l’archiviazione il volantino queste affermazioni per quanto pesanti “rientrano nella normale dialettica sindacale”.
All’epoca Willy Puglia, leader riconosciuto di questa sigla sindacale, aveva rischiato la sospensione dal servizio, poi - se fosse stato riconosciuto colpevole di diffamazione dei dirigenti della società a cui è affidato il trasporto pubblico - anche il posto di lavoro.
Ora la sentenza del giudice del lavoro mette fine non solo a una vertenza ma anche - come si legge nel comunicato diffuso in questi giorni proprio dalla USB-trasporti- una lunga fase di contrapposizione tra sindacato di base e “tagliatori di teste”. In sintesi dovrebbe essersi aperta una nuova stagione nelle relazioni sindacali. (c.e.)
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