Sistiana, pezzo della spiaggia proibito per il rischio frana

DUINO AURISINA. A oltre due settimane di distanza dal crollo di una parete rocciosa nel comprensorio turistico della Caravella, che ha provocato il distaccamento di voluminosi massi, uno in particolare delle dimensioni di un furgoncino, il sindaco Vladimir Kukanja ha deciso, dopo gli esiti dei sopralluoghi, di emettere un'ordinanza urgente per il divieto di accesso nella zona interessata dalla frana.
Veto che lambisce anche la spiaggia. Ciò perché, come si legge nel documento firmato venerdì, è stato “accertato che la parete rocciosa può essere suscettibile di possibili ulteriori crolli di massi sull'area sottostante, limitrofa alla zona Caravella, molto frequentata da turisti e bagnanti nella stagione estiva”.
Prioritaria, dunque, la tutela dell'incolumità pubblica. In particolare, un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dal Servizio geologico regionale ha messo in luce come “la particolare geomorfologia dell'area, caratterizzata da una parete quasi verticale costituita in parte da rocce potenzialmente instabili, non consente un'immediata individuazione delle modalità di intervento tecnico più idonee per la messa in sicurezza del sito”.
Di qui la necessità di interdire la zona fino alla spiaggia. L'atto emesso dal sindaco Kukanja in pratica estende gli effetti della vecchia ordinanza varata nel 2000 dell'allora primo cittadino Vocci, ancora in vigore e che non consente il transito dal sentiero Rilke alla base delle falesie (dalla Panza dell'elefante fin quasi a Duino), anche all'area della Caravella sottostante la parete nord-ovest dell'ex cava di Sistiana fino a 20 metri dalla parete, ridotti a 15 in corrispondenza del muro che dà sulla spiaggia.
«Su richiesta del Demanio regionale, competente per i tratti di costa demaniali – spiega l'assessore al Turismo, Andrej Cunja -, il divieto d'accesso è stato esteso pure all'ultimo tratto di spiaggia della Caravella, che termina contro le pareti a strapiombo sul mare». La zona è stata già transennata dal Comune e dalla proprietà del comprensorio, ma assessore e sindaco raccomandano “di non cercare per nessun motivo di scavalcare o aggirare le recinzioni, né per andare a prendere il sole e il bagno nella zona proibita, né per dare un'occhiata più da vicino alla frana o andare ad arrampicare sulla Panza dell'elefante».
La zona interessata dal crollo si trova a cavallo del confine tra la Caravella e il campeggio MarePineta: le due proprietà stanno procedendo di concerto alla definizione della soluzione più opportuna per ripristinare le condizioni di sicurezza.
«Nel frattempo bagnanti e rocciatori abbiano un po' di pazienza - conclude Cunja - e si godano pure il resto della spiaggia, visto che ne è stato chiuso solo un piccolo tratto, e le altre vie d'arrampicata nel settore della Panza del mus». La Polizia municipale e le altre forze dell'ordine sono state incaricate della vigilanza sul rispetto dell'ordinanza urgente.
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