Sistiana, sarà la Rizzani de Eccher a realizzare Portopiccolo
Dopo lo scalo giuliano, il gruppo friulano si aggiudica la realizzazione del villaggio turistico

DUINO AURISINA
La zampata di Rizzani de Eccher si allunga su Portopiccolo. Dopo il recupero del waterfront di Trieste, il colosso friulano dell’edilizia si è aggiudicato la gara per la costruzione della nuova cittadella turistica che, a fine 2013, sorgerà nell’ex cava di Sistiana. Top secret la cifra dell’appalto, ma si tratta di un intervento a 8 zeri, destinato a svilupparsi su una superficie di 353mila metri quadrati. Dove saranno realizzati ex novo due borghi – uno in stile rustico, sul mare, e uno residenziale, sulla parete carsica -, alberghi, oltre 800 parcheggi sotterranei, 5 piscine, 11 tra bar e ristoranti, 97 posti barca e un centro benessere aggrappato sul costone di roccia scavato a gradoni.
La notizia della vittoria di Rizzani de Eccher, frutto di indiscrezioni, non è al momento confermata né da Valdadige, la spa di Verona che detiene il general management di Portopiccolo, né da Serenissima Sgr, intestataria del fondo immobiliare (denominato «Rilke» in omaggio ai luoghi) appositamente creato per l’operazione. Entrambe si trincerano infatti dietro il più stretto riserbo, evitando di rilasciare informazioni e dichiarazioni in merito. Tuttavia una fonte accreditata conferma che la selezione delle aziende, da sei mesi portata avanti nella massima riservatezza da una società anglo-australiana, la Bovis Land Lease, leader nel settore, ha avuto questo esito. Esito che certamente farà esultare mezza Regione, dal momento che il gruppo ha sede nell’Udinese, precisamente a Pozzuolo del Friuli, e la conquista del maxi-appalto può dunque garantire lavoro a molte aziende locali, rappresentando così un’autentica boccata di ossigeno per il settore edilizio, da qualche tempo in difficoltà.
Secondo stime a suo tempo rese note, per edificare dalle fondamenta Portopiccolo serviranno 300 operai e tecnici, mentre il villaggio turistico, una volta inaugurato e con le previste 40 attività commerciali a regime, assicurerà occupazione a 230 addetti. Circostanze nient’affatto trascurabili nell’attuale, delicata, congiuntura economica. Gli early work, vale a dire le opere propedeutiche all’avvio dei cantieri, sono stati ultimati: riguardano l’interramento degli impianti, la realizzazione delle fognature e dei servizi, le tubature e la posa dei cavi per l’illuminazione, nonché la perimetrazione delle strade e delle diverse aree.
Relativamente alla commercializzazione delle abitazioni si segnalano intanto positivi riscontri: a cinque mesi di distanza dall’avvio della campagna-vendite, sulle “costruende” unità residenziali (396 in totale) si è registrato il 50% di opzioni: si tratta di investitori che hanno già consegnato una prima caparra per fissare condizioni e immobile. Il progetto ha respiro internazionale: tra gli interessati figurano investitori statunitensi, austriaci, tedeschi e inglesi. Oltre naturalmente a triestini e sloveni, ma anche veneti e lombardi.
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