Smolars, un’epopea iniziata nel 1872 in contrada Wauxhall

L’attività si è spostata tre volte in trent’anni.Gli anni d’oro con la filiale in via Dante e l’attività industriale tipografica
Il primo negozio Smolars in via Wauxhall, oggi via Roma vicino a via Ghega
Il primo negozio Smolars in via Wauxhall, oggi via Roma vicino a via Ghega

TRIESTE La biografia della ditta Smolars coincide, per molti versi, con significativi capitoli della stessa biografia cittadina. Una storia che ha avuto inizio 144 anni fa e che ci viene narrata da Gianni Paladini, uno dei titolari dell’azienda, che s’avvale del libro celebrativo pubblicato in occasione del centenario Smolars.

Il primo ottobre - data a suo tempo cara o infausta per gli studenti perchè iniziava l’anno scolastico - del 1872 Ludovico Smolars inaugura la sua attività commerciale, un piccolo negozio di cartoleria ospitato nell’allora “casa Gagliardo”, un edificio che sorgeva nel sito poi occupato da palazzo Galatti. Quella parte dell’attuale via Roma si chiamava allora contrada Wauxhall.

E la stessa casa Gagliardo odorava di storia: ospitava a metà Ottocento il consolato del Regno di Sardegna e vi fu ospite il giovane Cavour di passaggio a Trieste. Riprendiamo la trama aziendale della Smolars, che quattro anni più tardi, nel 1876, cambia sede e si trasferisce nella vicina “casa Luzzatto”, all’angolo tra le attuali vie Roma e Milano, che si affacciava sull’odierna piazza Vittorio Veneto.

Trascorre una manciata di lustri e nel 1908 l’ormai affermata cartoleria apre i battenti di quello che fino ai giorni nostri sarebbe divenuto il suo abituale indirizzo: quella parte di via Roma che la toponomastica del tempo catalogava come via delle Poste. Quindi sono ben 108 anni che il prestigioso brand alberga nello stesso posto. Anzi, visto che la bottega aveva cambiato tre sedi in un centinaio di metri, si potrebbe parlare di una vera e propria affezione al borgo Teresiano.

Nel frattempo, quando correva l’anno 1903, la Smolars aveva “diversificato” l’attività dedicandosi alla tipografia: nel 1912 sarebbe stato inaugurato lo stabilimento nell’attuale via Matteotti.In quel primo scorcio del Novecento, prima che deflagrasse la Grande Guerra, il settore tirava, tant’è che nel 1911 fu inaugurato un altro negozio al pianterreno del cosiddetto palazzo Terni Smolars, la cui imponente mole liberty, progettata da Romeo Depaoli, fascia l’angolo tra via Dante e via Mazzini: qui l’esercizio commerciale venne chiuso nel 1980.

Il fondatore Ludovico Smolars muore senza figli e l’avviata azienda passa alla nipote Costanza, che sposa Luigi Carniel. Dal connubio nascono Antonio, Dante e Luisa: la giovane Luisa, amica di Elody Oblath, diverrà poi la moglie di Scipio Slataper e la madre di Scipio Secondo.

Alla fine degli anni ’50 Smolars scrive una nuova pagina di storia aziendale, quando scompare Dante Carniel e la vedova Slataper cerca un supporto nella conduzione imprenditoriale: lo trova in Paolo Paladini, che è stato manager bancario, industriale (Jutificio Triestino), edile (Rostirolla) e che presiede dal 1936 il collegio sindacale Smolars.

A sua volta la “gens” Paladini ha interessanti curricula professionali: l’architetto Aldo, dopo aver lavorato con Umberto Nordio, si trasferisce a Milano, specializzandosi in edifici sportivi, e tra l’altro sarà il progettista del Palalido.

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