Soccorsa una donna scivolata dal pontile a Grado. Mistero su un allarme da uno smartwatch

GRADO Un complicato e difficile soccorso con gli uomini di Circomare Grado costretti a entrare in acqua e a trasportare con la barella rollabile in dotazione del gommone una signora che era scivolata causandosi una probabile frattura del femore.
È l’intervento decisamente più importante effettuato da Circomare Grado nel contesto di “Ferragosto Sicuro”, che è una sorta di accentuazione dell’operazione di Mare Sicuro e comprende in particolare il periodo dal 14 al 16 agosto. La donna, 55 anni di Magnano in Riviera, si era recata sul pontile davanti al campeggio al Bosco. Vi era giunta pressoché in testa, ad oltre 220 metri di distanza dalla riva, per poter poi scendere in mare. Qui è però scivolata cadendo pesantemente a terra causandosi quasi certamente la frattura del femore.
Allertato il 112 sono stati fatti intervenire gli uomini della Guardia Costiera che sono giunti sul posto da terra e dal mare con il gommone che ha dovuto fare non poca difficoltà ad arrivare considerate le secche presenti. La donna non riusciva a muoversi e i sanitari non potevano certamente raggiungere il posto con l’ambulanza. I marinai, unitamente al comandante Domenico Castro, hanno deciso di prelevare la barella rollabile del gommone per sistemare la donna quindi scendendo in mare, trasportarla sino a terra dove sono arrivati i sanitari che l’hanno trasferita all’ospedale di Monfalcone.
Il mistero dell’allarme lanciato da uno smartwatch
Gli uomini di Circomare sono dovuti intervenire inoltre, e a supporto anche l’areo della stessa Guardia Costiera giunto da Pescara, per un misterioso allarme scattato nella mattinata di Ferragosto. Alla centrale operativa di Monfalcone è giunto il segnale d’allarme lanciato da uno smartwatch, segnale che scatta ad esempio se manca il battito della persona che lo indossa. La posizione indicava la zona di mare dinnanzi alla Pineta.
Gli uomini della Guardia Costiera hanno perlustrato i 3 punti segnalati dallo smartwatch ma non è stato trovato nessuno. Può essere capitato, questa un’ipotesi, che l’orologio si sia sfilato dal polso della persona e sia finito in mare e dopo un po’ ha smesso di funzionare. In ogni caso rimane un mistero, come è accaduto alcuni anni fa quando è stato lanciato l’allarme per una donna annegata che galleggiava, ma mai trovata.
Gli altri interventi della Guardia Costiera
Oltre a questi interventi effettuati a garanzia della sicurezza di tutti i bagnanti e i diportisti, gli uomini di Circomare hanno eseguito anche scrupolosi controlli in tutti gli stabilimenti balneari dalla Costa Azzurra fino ai campeggi; controlli inoltre verso i diportisti, decisamente molto numerosi in queste giornate. Le verifiche hanno portato fortunatamente a soli tre verbali.
Uno a carico di un campeggio poiché all’interno della concessione non aveva il previsto defibrillatore. In questo caso l’ammenda è di oltre 1.000 euro. Due verbali hanno riguardato invece i diportisti per l’ormeggiato lungo il canale del porto in zona non consentita. Ad un piccolo natante è stata verbalizzata una sanzione di quasi 230 euro; per un’imbarcazione più grande la sanzione è stata di 450 euro.
Durante il periodo ferragostano hanno operato per la sicurezza di tutti anche i carabinieri e la Polizia Locale. In particolare, i carabinieri hanno solo invitato gruppi di ragazzi a spegnere dei falò che avevano acceso in spiaggia, cosa vietata dalle ordinanze.—
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