Società di Monfalcone nel mirino della Finanza: irregolarità per 1 milione e 200 mila euro

L’esito dei controlli eseguiti dalle Fiamme Gialle sulle provvigioni a intermediari dell’Est Europa

 

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Gorizia, nell’ambito dell’intensificazione dell’azione di contrasto all’evasione fiscale in provincia, hanno svolto una mirata attività ispettiva su alcune operazioni di intermediazione con i Paesi dell'Europa dell'Est che presentavano criticità relative alla giustificazione delle prestazioni ricevute.

In particolare, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Gorizia hanno svolto un’attività di controllo nei confronti di una società italiana con sede a Monfalcone, operativa da 20 anni nel territorio, che aveva dichiarato la sussistenza di rapporti professionali con due società di nazionalità rispettivamente croata e bosniaca, retribuiti attraverso la corresponsione di provvigioni.

Gli approfondimenti svolti hanno evidenziato come, in presenza di servizi forniti da soggetti esteri e retribuiti, a termini di contratto, con un consistente impegno finanziario, l’azienda monfalconese non sia stata in grado di documentare e chiarire la tipologia concreta delle prestazioni ricevute in modo tale da giustificare il compenso versato.

In sostanza, i costi delle prestazioni non erano coerenti ed erano talmente generici da non permettere alle Fiamme Gialle di verificare a cosa corrispondessero.

La Guardia di Finanza ha così approfondito, negli ultimi due mesi, il controllo, verificando la contabilità dell’azienda in questione, a ritroso, dal 2024 al 2023 e al 2022.

Si è poi interfacciata con le autorità fiscali croate e bosniache senza comunque arrivare a capo al tipo dei servizi in questione.

Solo dopo complicate indagini, i finanzieri riusciti a capire che i costi richiesti erano maggiori rispetto a quelli sostenuti realmente, con le conseguenze fiscali del caso.

Nel dettaglio, tali costi hanno infatti consentito alla società italiana di abbattere il reddito imponibile dichiarato e ridurre il debito IVA.

All’esito dell’attività svolta dai finanzieri, che si sono avvalsi appunto anche di strumenti di analisi avanzata, sono stati segnalati al competente Ufficio finanziario, per il corrispondente recupero a tassazione, componenti negativi di reddito ritenuti indeducibili per circa ottocento mila euro, unitamente all’IVA afferente considerata indetraibile ed alle relative maggiori imposte dirette, per quasi quattrocento mila euro.

L’intensificazione dei controlli sulle prestazioni di servizi con l'Est Europa rappresenta una delle peculiari attività di vigilanza della legalità economica e della leale concorrenza attuata dalle Fiamme Gialle isontine, avuto riguardo alla strategica posizione di confine della provincia di Gorizia, interessata da molteplici scambi commerciali con l’estero, con l’obiettivo di tutelare le corrette pratiche commerciali, garantire equità fiscale e proteggere il tessuto economico locale. 

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