Sofia e Leonardo nomi più richiesti Muhammad e Abdullah li insidiano
Si torna al tradizionale. Nessun nome di vip italiano o straniero fra i nati al 31 dicembre 2017 nel Punto nascita dell’Ospedale San Polo di Monfalcone. Sembra tramontato, infatti, quel tempo in cui...

Bonaventura Monfalcone-22.07.2014 Ostetricia-Ospedale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Si torna al tradizionale. Nessun nome di vip italiano o straniero fra i nati al 31 dicembre 2017 nel Punto nascita dell’Ospedale San Polo di Monfalcone. Sembra tramontato, infatti, quel tempo in cui ai nati si abbinavano personaggi di successo del mondo della musica, del cinema o anche di politici del tempo. Guidano, infatti, la classifica i nomi più gettonati a livello nazionale, come Sofia per le femminucce e Leonardo per i maschietti.
Gli altri più frequenti, dopo Leonardo (dal longobardo Leonhard, che significa “forte come un leone”), sono Alessandro, Thomas, Nicolò, Giorgio, Simone, Tommaso, Matteo e Marco. Fra quelli femminili “singoli” (ci sono anche quelli composti) dopo Sofia, che sbaraglia tutti (nome di origine greca che significa “sapienza”), si trovano Emma, Silvia, Giorgia, Francesca, Greta, Viola, Aurora, Stella. Pochi i nomi particolari ma tra questi nell’elenco dei nati figurano: Ace, Sharon, Shine, Rosamary, Jasmine. Pure per le bimbe registrate all’anagrafe monfalconese il nome che ricorre più spesso (8 volte, da solo o abbinato) negli atti di nascita nell’ufficio dello Stato civile è sempre quello di Sofia. Al secondo posto si piazza Mia, utilizzato per bimbe italiane e straniere 4 volte, a pari merito con Aurora e Greta. Tra i nomi maschili, invece, di Mattia ce ne sono stati 4, mentre di Muhammad 3 volte che arrivano a 5, se il nome è considerato abbinato ad altri nomi e con grafia anche leggermente diversa. Seguono Abdullah, Kevin e Thomas, anche tre volte.
«Per quanto riguarda il nome soprattutto dei bengalesi e dei bambini del Nord Africa, al momento della nascita – spiegano nel reparto ospedaliero monfalconese – la sequenza può essere un po’ complicata, nel senso che sia il nome sia il cognome non seguono come si pensa la procedura “occidentale”. Non è detto cioè che il cognome del nascituro sia lo stesso del padre. Può essere, infatti, anche con quello della mamma, oppure uno nuovo di zecca dalle ascendenze familiari». Per il reparto diretto da Pierino Boschian Bailo il 2017 è stato un anno molto impegnativo, ma nello stesso tempo ricco di soddisfazioni.
«I numeri importanti che registriamo a livello di reparto sono quelli legati agli indici di appropriatezza delle prestazioni – afferma il dirigente medico –, sono parametri su cui veniamo valutati a livello nazionale per verificare se un punto nascita rispetta la qualità del lavoro e della sicurezza».
Per mantenere lo standard qualitativo non bisogna però “adagiarsi”. «Occorre avere una strumentazione sempre all’avanguardia – sottolinea Boschian –, una qualità nel servizio eccellente, risorse umane che vengano sostituite anche dopo i pensionamenti. Si tratta di mantenere i parametri e di garantire la migliore qualità possibile dell’assistenza assistenza alle partorienti». Agli ambulatori di Gorizia e di Monfalcone si affiancherà preso un altro presidio dedicato a Cormons.
«Mantenere i livelli adeguati di personale è fondamentale – aggiunge –. Il lavoro è tanto, gratifica, ma alla base c’è anche la professionalità accumulata negli anni, pure con l’incremento dell’attività endoscopica. E il primo metro di giudizio che abbiamo fra le mani è il numero e la soddisfazione delle pazienti».
(ci.vi.)
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