Solo 4 i cani in via Orsera Il microchip fa la sua parte

Abbandoni di animali, un segnale positivo arriva sul fronte dei cani. Il randagismo a Trieste, con politiche di prevenzione e di sensibilizzazione, è stato negli anni sconfitto.
Sono quattro i cani ospitati in questi giorni al canile sanitario di via Orsera, e sette quelli che il Comune ha sistemato nel canile di Porpetto in attesa che qualcuno li adotti. «I cani che ritroviamo vaganti sul territorio – spiega Massimo Erario, veterinario dell’Azienda sanitaria e in servizio proprio nella struttura di via Orsera - sono quasi sempre animali scappati dal padrone o dalle abitazioni e che nel giro di qualche giorno vengono restituiti al legittimo proprietario».
Chi perde un cane sa di doversi rivolgere al canile sanitario e l’introduzione dell’obbligatorietà a livello regionale del micro-chip permette ai veterinari dell’Azienda di individuare immediatamente il proprietario del quattrozampe. «Dei quattro cani che abbiamo ora in via Orsera – specifica Erario – due sono stati ritrovati pochi giorni fa e c’è ancora la possibilità che si presentito i padroni a recuperarli. Gli altri due sono animali di persone che versano in uno stato di disagio, e che sono stati dunque affidati al canile». Ma per questi due cagnolini si sono già fatte avanti due persone disposte a prenderli in affidamento.
Ci sono poi le centinaia di cani ospiti all’Astad o gestiti dall’associazione Capofonte. Ma in questo caso si tratta di rinunce, di animali o di intere cucciolate consegnati alle strutture dai legittimi proprietari che, spesso per motivi di salute, non riescono più a gestirli.
Più o meno stabile la situazione dei gatti. «L’aumento di ricoveri non è tanto spiccato in estate – dice Giorgio Cociani, anima del Gattile e dell’Oasi Felina – quanto in concomitanza con la stagione della nascita dei cuccioli».
Perché malgrado la campagna di prevenzione sulla sterilizzazione e l’impegno del Comune e dell’Ass, ci sono ancora cittadini che non segnalano la presenza di una colonia di gatti e alcune gattare che si ostinano a non voler sottoporre le micie all’intervento che regola le nascite. In zona Monte San Gabriele e in via Alpi Giulie, per esempio, la situazione non è sotto controllo.
Ancora irrisolta l’annosa vicenda dei gatti dell’ospedale Maggiore. Lì, nel cortile interno, sono ospitati una sessantina di mici. Una colonia contesa tra diverse gattare e che di giorno in giorno si arricchisce di nuovi esemplari. Cuccioli abbandonati anche da triestini. (l.t.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo