Somaglino interpreta Gabriele D’Annunzio alla Biblioteca comunale

Sarà Massimo Somaglino a interpretare un Gabriele d’Annunzio nelle sue vesti più autentiche entrando pienamente nel ruolo del personaggio e ripercorrendone le gesta e le avventure in quell’inizio del Novecento dell’Impresa di Fiume.
Oggi alle 18 alla biblioteca comunale va in scena “Tutto fu ambito e tutto fu tentato”, un’esplorazione della poliedrica e contraddittoria figura del poeta-soldato, che mette in luce le sue doti epiche, ma anche e soprattutto il suo narcisismo e le virtù affabulatorie.
Assieme a Somaglino, uno dei maggiori artisti regionali, le voci, le canzoni e la musica di Marzia Postogna, Veronica Vascotto e Cristina Santin, ricostruiscono in modo dissacrante o drammatico le vicende che hanno toccato direttamente il nostro territorio.
A cominciare dall’attacco dei Granatieri di Toscana al Castello di Duino, in cui perse la vita Giovanni Randaccio, alla Reggenza del Carnaro, simbolo di ciò che sarebbe potuto essere e non è stato, sino alla parabola nella residenza dorata del Vittoriale.
Al D’Annunzio interpretato da Massimo Somaglino che parla quasi esclusivamente per citazioni tratte dalla sua sterminata produzione, fa da contraltare una giovane musa, che interpreta le sue tante donne, affrontando con un distacco ironico temi e aneddoti della genialità dannunziana.
Ne emerge la figura del Vate come modernissimo comunicatore che aveva compreso cent’anni fa l’efficacia della pubblicità iterativa e la forza evocativa dello slogan.
Lo spettacolo “Tutto fu ambito e tutto fu tentato” è a ingresso libero. Si terrà alla sala conferenze, a primo piano nell’edificio di via ceriani.
L’iniziativa si inserisce nelle celebrazioni del centesimo dell’impresa di Fiume, che fino a venerdì svilupperà una serie di eventi fra cui anche la cerimonia ufficiale di venerdì. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo