Sondaggi Swg: fiducia nel governo, Letta perde 5 punti percentuali

Vicino il minimo storico toccato da Monti. Intenzioni di voto, il Pdl perde terreno ma resta il primo partito. Rilevazioni anche sulla leadership di Berlusconi e Grillo e sul presunto accanimento dei pm contro Silvio
Il presidente del Consiglio Enrico Letta a Palazzo Chigi in una recentissima immagine. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Il presidente del Consiglio Enrico Letta a Palazzo Chigi in una recentissima immagine. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Pur registrando un lieve calo (-0,2%) rispetto alla settimana scorsa, il Pdl si conferma primo partito nelle intenzioni di voto con il 27,4 percento dei consensi. Invariato il risultato di Pd e Movimento 5 Stelle, rispettivamente al 24 e al 21,8 percento, mentre guadagna quasi mezzo punto (+0,4%) Scelta civica, al 5,8 percento. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg di Trieste in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. Lieve calo per Sel (-0,2%) e Lega Nord (-0,1%), rispettivamente al 4,7 e al 4,4 percento. In coda l’Udc e Fratelli d’Italia - Centrodestra nazionale, entrambi all’1,8 percento.

Queste le intenzioni di voto (tra parentesi lo scostamento percentuale rispetto alla rilevazione del 10 maggio):

- Pdl 27,4% (-0,2)

- Lega Nord 4,4% (-0,1)

- Fratelli d’Italia 1,8% ( = )

- Pd 24,0% ( = )

- Sel 4,7% (-0,2)

- M5S 21,8% ( = )

- Scelta Civica 5,8% (+0,4)

- Udc 1,8% (+0,1).

Cala invece la fiducia degli italiani nel governo Letta, che perde cinque punti rispetto a una settimana fa e si attesta al 34 percento, raggiungendo un risultato che si avvicina ai minimi storici toccati dal governo Monti nell’estate scorsa. Rispetto a due settimana fa, la perdita dei consensi del nuovo esecutivo è di quasi 10 punti (43% il 3 maggio).

Altro sondaggio: per il 54 percento degli elettori del Pdl il partito non esisterebbe senza Silvio Berlusconi, mentre per il 46 percento degli elettori totali il Pdl potrebbe avere un futuro anche senza il suo attuale leader. Esaminato anche il ruolo di leader di Beppe Grillo per il M5s. Per oltre la metà degli elettori totali (52%) e per la metà esatta di quelli del Movimento 5 Stelle, senza Beppe Grillo il movimento non potrebbe esistere.

Infine, il 38 percento degli italiani crede che i magistrati vogliano “fare fuori” politicamente Berlusconi. Il 47 percento, invece, considera falsa questa affermazione. Dalla parte dei magistrati si schiera un’ampia fascia dell’elettorato di centrosinistra (88%) e il 64 percento del Movimento 5 Stelle, mentre una parte altrettanto corposa dei sostenitori del centrodestra (87%) è convinta che l’intenzione dei giudici sia proprio quella di allontanare il leader del Pdl dal campo politico.

Le rilevazioni sono state realizzata dalla Swg Spa di Trieste per Agorà-Rai3 nei giorni 14-15 maggio 2013 attraverso un sondaggio online Cawi su un campione casuale probabilistico stratificato e di tipo panel ruotato di 1500 soggetti maggiorenni (su 3600 contatti complessivi). Il campione intervistato online è estratto dal panel proprietario Swg. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’Istat. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Il margine d’errore massimo è +/- 2,9%.

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