Sono 66 i “centini” del 2019 Il Petrarca primatista con 25

Per sette studenti anche la lode, due al liceo di via Rossetti e altrettanti al Galilei E adesso fra i neodiplomati c’è già chi guarda ai test per entrare all’Università



Esami finiti per i 1517 ragazzi che a Trieste hanno affrontato la maturità 2019. E in 66 festeggiano il punteggio massimo raggiunto, 100 o 100 e lode, a conclusione dell’orale, per molti l’ostacolo più difficile della nuova formula introdotta quest’anno, con un colloquio partito dalla scelta di una busta e da un argomento da sviluppare attraverso ragionamenti e collegamenti tra le varie materie.

La maggior parte dei neodiplomati si sta godendo le vacanze dopo l’impegno sui libri, ma c’è già chi pensa alle prossime prove, i test in programma a fine estate per entrare nel corso universitario scelto.

Il primato

A totalizzare il maggior numero di diplomati con il 100 è stato il liceo Petrarca, dove in 25 hanno festeggiato il 100 stesso e in due anche la lode. «Sono stati molto bravi – commenta la preside Cesira Militello –, numeri in linea con lo scorso anno. Gli studenti hanno affrontato l’esame con serenità, nelle commissioni si è lavorato bene, mettendo i ragazzi a loro agio. E loro si sono espressi al meglio. La nuova maturità, inizialmente tanto temuta, ha presentato anche aspetti interessanti, che si svilupperanno ulteriormente nei prossimi anni, e credo che nel complesso per molti sia stata un’esperienza positiva. Mi sono complimentata personalmente con alcuni studenti che hanno raggiunto il 100, per loro è stato un traguardo importante, motivo di grande soddisfazione, che ha visto coronare gli sforzi profusi nei mesi scorsi. La scuola è sempre stata al loro fianco – conclude Militello –, per sostenerli e seguirli durante questo momento importante, che rappresenta un successo per loro e un momento di gioia per noi».

Gli altri istituti

Sono cinque i “centini” registrati al Da Vinci/Carli/de Sandrinelli, uno al Nautico/Galvani, così come allo Slomšek, tre al Volta, due al Deledda/Max Fabiani, stesso numero anche per Stefan, Prešeren e Žiga Zois, quest’ultimo comprende anche un 100 e lode. E ancora sei al Dante/Carducci, oltre a un 100 con lode, segnato anche all’Oberdan e che si aggiunge a quattro cento. Al Galilei due le lodi e 100 punti massimi assegnati a sette giovani. L’obiettivo non è stato raggiunto invece dagli studenti del Nordio. Per tanti ragazzi il voto finale conta molto, soprattutto per chi nel corso degli anni ha mantenuto una media elevata e desiderava chiudere il ciclo di studi nel migliore dei modi.

Il bilancio

Ma la nuova maturità, che quest’anno prevedeva la seconda prova scritta multidisciplinare, l’eliminazione del “quizzone” e un orale più articolato, per molti rappresentava un’incognita fino alla fine. E concluse le fatiche scolastiche, i ragazzi si dividono adesso tra chi pensa sia stato un esame difficile, in particolare proprio nel confronto finale con i professori, e chi invece non ha riscontrato grandi complessità. —



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