«Sono senza lavoro e i miei due bambini non hanno il pediatra»
Laura Blasich / SAN CANZIAN
A San Canzian Gennaro Donnarumma abita dal primo marzo del 2019 assieme alla compagna e ai due figli di 3 e 6 anni. L’appartamento cercato per tornare in zona, dove viveva uno dei figli avuti dal primo matrimonio - ammalatosi gravemente e scomparso alla metà dello scorso novembre - non è però mai stato affittato con un contratto regolare. Una situazione che pare essersi progressivamente ingarbugliata, anche a causa delle difficoltà lavorative degli ultimi mesi, e fattasi tanto difficile da aver spinto ieri l’uomo, accompagnato dalla compagna, dalla madre di lei e dai due bambini, a protestare, pacificamente, davanti al municipio di Pieris. «Non sono mai riuscito a regolarizzare il rapporto di locazione – ha spiegato Gennaro Donnarumma, senza nascondere di non aver più pagato l’affitto da marzo – e quindi a prendere la residenza, assieme a mia moglie e ai bambini, che quindi non hanno un pediatra e l’assistenza necessaria. Siamo invisibili, insomma». Dipendente di una impresa dell’appalto Fincantieri di Monfalcone, con marzo l’uomo è rimasto a casa, seppure percependo la cassa integrazione per un certo periodo. «Il contratto ora non è stato rinnovato – ha detto –, perché l’attività è stata riorganizzata e non serve ancora lo stesso numero di persone del periodo prima del Covid-19. Sto cercando lavoro, di qualsiasi tipo, e sono sicuro di trovarlo. Quello di cui abbiamo bisogno è trovare una sistemazione regolare, risolvere questa situazione». Non essendo residente, la famiglia nel corso della pandemia non ha potuto usufruire di alcuno degli aiuti previsti dallo Stato ed erogati tramite la Regione e i Comuni. «Abbiamo ricevuto solo una spesa di 100 euro tramite un assistente dell’Ambito socio assistenziale», ha precisato l’uomo. Donnarumma si è piazzato davanti al municipio e a iniziare, se necessario, uno sciopero della fame dopo aver «cercato più volte il sindaco Claudio Fratta e non essere riuscito mai a parlarci». Nel pomeriggio di lunedì l’uomo era comunque riuscito a sentire telefonicamente l’assessore alle Politiche sociali Deborah Marizza, con cui ha parlato di nuovo ieri, sempre al telefono. «Questa situazione è emersa lunedì – ha detto l’assessore Marizza – e c’è l’impegno a valutarla e a cercare di regolarizzarla il prima possibile». Donnarumma è riuscito a parlare anche con il vicesindaco Andrea Alessio. —
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