Soppressi i treni per il Sud protestano i meridionali

di Michele Neri
La soppressione dei treni notturni dal Sud al Nord Italia, sancita dall’orario invernale di Trenitalia in vigore dal 13 dicembre, ha creato numerosi disagi per i passeggeri diretti nel Meridione per le festività natalizie. La mossa di Trenitalia non poteva non causare problemi anche a Monfalcone, in particolare nella comunità pugliese che si è vista privata dell’Intercity notte Trieste-Lecce. Forti le proteste dei tanti pugliesi radicati ormai da generazioni in città e nel mandamento. A far da portavoce del malcontento, il circolo culturale e ricreativo “Il Trullo” di Monfalcone, punto di riferimento dei pugliesi in città, rappresentato dal presidente Lucia De Benedetto, dal vice Michele Iacobellis e dal segretario Carlo Tricarico. «La soppressione è stata un fulmine a ciel sereno – spiega la De Benedetto – ne avevamo sentito parlare ciclicamente, negli anni scorsi, ma poi il treno era stato addirittura potenziato con l’aggiunta di ulteriori vetture “gran confort”, tanto che noi avevamo chiesto, scrivendo alle Ferrovie dello Stato, di poter aggiungere qualche vagone per il trasporto delle automobili. Ora, d’un colpo, il treno sparisce del tutto. I disagi sono enormi: ora il percorso prevede due cambi di treno notturni, a Mestre e Bologna. Si immagina le famiglie con bambini e anziani che scendono d’inverno e in piena notte a Bologna, con tanto di bagagli, e aspettano due ore il treno per Lecce?». Fino a qualche giorno fa si poteva salire a Monfalcone alle 20.12, con capolinea a Lecce alle 9.30. Dal 13 dicembre chi vuole raggiungere le località della Puglia (e in particolare Gallipoli, visto che sono migliaia i gallipolini residenti nel mandamento) deve anticipare la partenza alle 18.07, cambiare due convogli regionali, e solo a Bologna trova l’Intercity notte con le cuccette. Particolarmente scomodo questo cambio visto che bisogna attendere, salvo ritardi sempre possibili, dalle 21.48 alle 23.05. «L’alternativa è prendere la macchina e sobbarcarsi 1.100 chilometri, 12 ore quando non ci sono code per lavori o incidenti – spiega Iacobellis –. Non tutti, specialmente i più anziani, sono in grado di affrontare tale viaggio, senza contare l’aumento esorbitante della spesa». «Abbiamo chiesto spiegazioni e ci hanno risposto che la tratta era antieconomica – spiega Tricarico – ma è impossibile, il treno era sempre pieno, tanto che veniva richiesta la prenotazione con 60 giorni di anticipo. Non era possibile, mi chiedo, mantenerlo almeno per le festività, o nei fine settimana?». Monfalcone non è collegata alla Puglia da nessun servizio di autopullman, e il traghetto fino a Bari è durato una sola stagione, qualche anno fa. Dal 25 marzo, almeno, dall’aeroporto di Ronchi partirà il volo diretto Ryanair Trieste-Bari. Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia il fatto che sia una compagnia irlandese a unire Nord e Sud Italia non può essere certo una consolazione.
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