Sorpasso delle bimbe nelle culle muggesane E il mese con più nascite è ancora novembre

Nel 2018 il boom di nascite muggesane registrato nei due anni precedenti non è stato confermato. Il calo registrato è stato infatti del 15,5 per cento. Lo dicono le cifre fornite dal Comune di Muggia, che al contempo ha voluto dare il proprio caloroso benvenuto alla prima muggesana nata nel 2019.
Per il terzo anno consecutivo Muggia ha festeggiato con il fiocco rosa la sua prima nuova arrivata, lasciandosi ormai alle spalle il tradizionale primato dei primi nati maschi a cui la città istroveneta era stata abituata sino al 2016. Il primo bebè muggesano del nuovo anno si chiama Amena ed è di origini bengalesi. Amena è nata esattamente il 9 gennaio, ben prima rispetto al primo bebè del 2018, Laara (sì, con due “a”), nata il 27 gennaio e che oggi, dunque, compie esattamente un anno di vita. E pensare che nel 2017 si dovette attendere addirittura il primo febbraio, prima di poter festeggiare il primo fiocco nella città istroveneta con l’arrivo di Giorgia. Nell’anno lasciato alle spalle qualche settimana fa, sono stati complessivamente 55 i neonati muggesani, un numero che attesta un leggero calo rispetto agli importanti exploit fatti registrare negli anni precedenti. Nel 2017 le nascite erano state ben 65, con una lieve diminuzione delle quote azzurre (da 40 a 37) e l’aumento di un unico fiocco di quelle rosa (passate da 27 a 28), rispetto ai 67 nati nel 2016.
Cambio di rotta, invece, quello registrato nell’anno appena conclusosi. Esponenziale l’incremento delle quote rosa (ben 34) che sorpassano nettamente i 21 fiocchi azzurri. Stefano, Alex e Leon si attestano assolutamente come i nomi maschili più quotati con un gradino più alto del podio a pari merito, mentre è Mia a spiccare nell’universo dei nomi femminili muggesani.
Il mese più ricco di fiocchi del 2018 a Muggia? Indubbiamente novembre, che con 16 nascite riconquista il primato registrato negli ultimi anni dopo essersi visto spodestare temporaneamente nel 2017 dal mese di ottobre.
Il mese nero delle nascite del 2018 è stato invece gennaio, davvero sfortunato dal punto di vista dell’incremento demografico della città istroveneta, tanto da non avere registrato neppure una nascita nell’anno appena conclusosi.
Nonostante la lieve flessione fotografata dai numeri, è soddisfatta del trend del 2018 il sindaco muggesano Laura Marzi: «La mia generazione è stata assai prolifica e noto che negli ultimi anni i nostri figli sono in una fase altrettanto produttiva, quindi complessivamente il leggero calo non mi preoccupa. Detto questo – aggiunge Marzi –, Muggia rimane chiaramente un luogo a dimensione di famiglia. Sappiamo che i bambini trovano qui dei luoghi adatti alla loro crescita, e rispetto anche ad una grande città la cosiddetta “quota infantile” è molto curata e tutelata, uno dei motivi – conclude il primo cittadino – per cui a Muggia si fanno bambini». —
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