Sos al Gruppo Ambiente di Ronchi, servono 20 mila euro per la nuova sede

Il vecchio prefabbricato è ormai fatiscente. Bisogna fare presto pena la perdita del fondo regionale
Bonaventura Monfalcone-11.12.2018 Gruppo ambiente-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-11.12.2018 Gruppo ambiente-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI Molti, moltissimi, avranno sentito parlare del Gruppo Ambiente Onlus. Nel suo rifugio, a Ronchi dei Legionari, sono stati accolti, in 30 anni di attività, molti cani e gatti abbandonati o ceduti da privati, provenienti dai Comuni di tutta la provincia isontina. L'associazione è privata e si regge sull'autofinanziamento dei soci, sulle donazioni e sui contributi di alcune istituzioni. L'attività, va ricordato, è svolta interamente da volontari e si svolge in una struttura, che è un prefabbricato, utilizzato nel 1976 per i terremotati del Friuli e poi trasferito, nei primi anni Ottanta, proprio nella zona artigianale ronchese. Ora, nella stessa, le attività e gli ospiti pelosetti non sono più al sicuro.

Sos al Gruppo Ambiente di Ronchi, cerca fondi per la nuova sede

Gli impianti stanno cedendo, l'umidità è tanta, perché l'acqua delle piogge filtra dalle pareti e dal pavimento, non c'è riscaldamento, le porte e le finestre non tengono più. Ma ci sono tanti altri problemi. Già con il primo freddo diversi gatti si sono ammalati e le lampade ad infrarossi che vengono usate non li riscaldano abbastanza. «Da tempo – sottolineano al Gruppo Ambiente - abbiamo preso coscienza che è necessario realizzare una nuova struttura per garantire una buona ospitalità e una giusta tutela al lavoro di noi volontari. Siamo partiti anche bene, perché dalla Regione abbiamo ottenuto la concessione di un contributo sostanzioso di oltre 20 mila euro. Il problema è che non bastano. I preventivi che stiamo chiedendo a varie ditte sono molto più alti del contributo che abbiamo ottenuto. Abbiamo ricevuto anche diverse donazioni finora.

Diverse infatti sono le persone che vogliamo ringraziare per la dimostrazione di fiducia, rispetto e voglia di condividere con noi questo importante passo». Servono ancora soldi per arrivare al risultato, quasi 40 mila euro che debbono arrivare il tempi brevi. «Sono tanti è vero. Ma noi non vogliamo parlare di queste cifrone. Vogliamo parlare magari di 5 euro. Questa – continuano - è la cifra che ogni lettore del giornale, che ogni persona, potrebbe donare. Tante piccole donazioni potranno formare la somma per partire con la costruzione della nuova struttura. Ma non abbiamo molto tempo». Perché il contributo della Regione non decada, infatti, è necessario iniziare i lavori entro la fine del prossimo anno. I volontari sperano di riuscire a trasmettere l'importanza, ma anche l'entusiasmo che stanno mettendo per questo progetto. Perchè sono convinti che riguardi tutta la popolazione della nostra zona.

Il Gruppo Ambiente si prende cura di animali abbandonati, ma è coinvolto anche in attività con altre realtà del territorio e diverse agenzie educative con percorsi di responsabilizzazione, di crescita e di impegno dei minori e delle loro famiglie. I bambini delle scuole, i ragazzi vengono con i loro genitori, anche nei fine settimana, per portare i cani in camminata. Stanno all'aperto, stanno insieme, genitori e figli, condividono la gioia che il cane esprime per essere fuori dal suo box. Il Gruppo Ambiente può diventare il punto di incontro per le famiglie che credono che il vivere nel rispetto della natura e degli animali sia un valore da trasmettere ai figli, ai giovani. Si può donare con un bonifico: codice IBAN IT47 O (O di Otranto) 030 6964 6341 0000 000 1672, causale: Obiettivo struttura nuova.

Ma si può anche donare direttamente passando al rifugio di via Bugatto. «Grazie per il sostegno che vorrete darci. Quando la nuova struttura sarà pronta – concludono i volontari guidati dalla presidente, Claudia Coda – vi aspettiamo per condividere con noi e con tutti i pelosetti la gioia di aver realizzato un sogno. Un sogno che, davvero, speriamo sia concreto in pochissimo tempo». —

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