Sottostazione elettrica ad Aurisina Stazione, via libera tra le critiche

Il primo atto è stato sottoscritto nella conferenza dei capigruppo. Resta ora da decidere il luogo, ma la politica è unita nel chiedere un sito lontano dalle abitazioni

Ugo Salvini
L’attuale parcheggio della Pineta del Carso potenzialmente interessato dal progetto di Terna Foto Lasorte
L’attuale parcheggio della Pineta del Carso potenzialmente interessato dal progetto di Terna Foto Lasorte

La sottostazione elettrica di Terna, ad Aurisina Stazione, si farà. Resta da decidere dove. Due sono le opzioni: nel piazzale attualmente adibito a parcheggio di servizio della vicina casa di cura Pineta del Carso, come vorrebbe la spa che gestisce, in Italia, più di 75 mila chilometri di linee elettriche ad alta tensione, oppure a ovest della vecchia stazione ferroviaria che risale ai tempi dell’Impero, come auspicano tutti i partiti che siedono in consiglio comunale a Duino Aurisina.

Il primo atto di quello che si presenta come un lungo e complesso cammino – che ha come traguardo la realizzazione, a cura di Terna spa, colosso del settore a livello internazionale, di un impianto che servirà ad alimentare il traffico ferroviario merci, di cui è previsto un considerevole aumento nel prossimo futuro – è stato scritto ieri, nel corso della conferenza dei capigruppo che siedono nell’aula di Aurisina Cave e che, per la prima volta, si sono potuti confrontare sia con i rappresentanti di Rfi, sia sopratutto con quelli di Terna.

«Abbiamo ribadito la nostra richiesta di modificare il progetto di Terna – riassume il sindaco di Duino Aurisina Igor Gabrovec – spostando la sede della futura sottostazione dall’attuale parcheggio della casa di cura a un’area più lontana dalle abitazioni del borgo, a ovest della vecchia stazione ferroviaria, nella zona della dolina Liscek. Il tutto per evitare un possibile forte impatto ambientale. Siamo ancora in tempo perché i tecnici di Terna ci hanno confermato di non essere arrivati al progetto definitivo. Di certo, e questa è una buona notizia, la linea che servirà ad alimentare la sottostazione, attraverso l’avancabina, sarà interrata e non posata su tralicci, com’era stato ipotizzato. Non avremo cavi sospesi in aria».

A preoccupare, sul piano estetico è invece, sotto un altro profilo, la necessità, evidenziata dai rappresentanti di Terna, di costruire una torre di più di dieci metri di altezza, all’interno della quale si collocheranno i trasformatori. L’insieme degli elementi esposti preoccupa tutte le forze politiche presenti in aula, per una volta unite nel manifestare critiche più o meno aspre al progetto di Terna spa.

«Esprimiamo forte perplessità e contrarietà al progetto – dice Massimo Romita (Alleanza per Duino Aurisina) – sia per il posizionamento della sottostazione a ridosso delle case e della struttura ospedaliera, scelta sulla quale Rfi rimane inspiegabilmente in silenzio, sia per la costruzione di edifici di oltre 12 metri di altezza».

«Siamo stati i primi a presentare una mozione contraria al progetto, firmata peraltro da tutti i partiti – ricorda Sandi Paulina (Pd) – e la nostra senatrice, Tatjana Rojc, ha presentato un’interrogazione in Parlamento sul tema, finora senza risposta. Dobbiamo tutelare i residenti».

«Terna si dimostra troppo intransigente – critica Walter Pertot (Lega) – nel non tener conto della vicinanza delle case. Faremo tutto il possibile per ottenere lo spostamento, ma l’atteggiamento della spa è risoluto».

«L’impatto sul territorio deve essere il minimo – l’opinione di Lorenzo Pipan (Forza Duino Aurisina) – e se lo spostamento della sottostazione a ovest della vecchia stazione ferroviaria non sarà possibile, chiederemo a compenso opere di mitigazione dell’impatto visivo, per esempio interrando, almeno parzialmente, la prevista torre dei trasformatori».

«Confidiamo sul coinvolgimento dell’Arpa – sostiene Stefano Battista (Lista Pallotta) – e nel fatto che l’inquinamento elettromagnetico dovrebbe essere comunque trascurabile». —

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