Spacciato per fresco pesce congelato sequestrati 300 chili
LIGNANO
Maxi sequestro per frode in commercio a Lignano. Oltre 300 chilogrammi di prodotti ittici sono stati rinvenuti in un ristorante lignanese, di cui non è stato reso noto il nome. Il pesce veniva spacciato per fresco e invece era congelato. Le specie pregiate, inoltre, venivano sostituite con quelle più a buon mercato. È successo lo scorso 11 luglio ma la notizia è stata diffusa nella giornata di ieri. Il personale dell’ufficio locale marittimo di Lignano Sabbiadoro, alla guida del primo maresciallo, Raimondo Porcelli, ha svolto una rilevante attività di polizia marittima, che ha portato al sequestro penale di oltre 300 chili di prodotto ittico. Il pesce oggetto del sequestro era stato congelato ma veniva proposto ai clienti, nel menù, come fresco e venduto come “aliud pro alio”, la frode più diffusa nel commercio del pesce, che consiste nella sostituzione di una specie pregiata con un’altra somigliante ma di minor valore economico. Questo, spiega il personale dell’ufficio marittimo in una nota, si attua soprattutto sul trancio o sui filetti, dove il riconoscimento diventa più difficile. Nella fattispecie, la frode in commercio ha riguardato principalmente le seguenti specie ittiche: il pangasio spacciato per sogliola, il pollack per branzino e i cefalopodi oceanici congelati per prodotti freschi italiani. Come detto, è stato il personale dell’ufficio locale marittimo di Lignano, che, tra i vari compiti, si occupa anche del controllo sulla filiera della pesca, della commercializzazione del prodotto ittico, della corretta etichettatura e del controllo in riferimento alle norme di carattere sanitario, a smascherare la frode. In conseguenza di tale illecito penale, i responsabili del ristorante lignanese sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio. «A livello locale, sotto il coordinamento della Direzione marittima di Trieste – precisa il tenente di vascello, Elisabetta Bolognini, comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Grado –, il personale mantiene alta la vigilanza lungo tutta la filiera della pesca, effettuando ispezioni finalizzate al contrasto della pesca illegale e delle frodi». –
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