Spese di rappresentanza le colazioni di lavoro di Dipiazza e Cosolini

Nel 2011, quando c’è stato l’avvicendamento a fine maggio, il Comune ha speso 23mila euro anche per i suoi ospiti
Di Matteo Unterweger
Lasorte Trieste 31/05/11 - Municipio, Passaggio Consegne, Roberto Dipiazza, Roberto Cosolini
Lasorte Trieste 31/05/11 - Municipio, Passaggio Consegne, Roberto Dipiazza, Roberto Cosolini

Cosa accomuna la nottata trascorsa nel maggio scorso in hotel a Trieste dal maestro Riccardo Muti e signora, e il pranzo del giorno successivo in onore del grande direttore d’orchestra, alla colazione di lavoro che il sindaco Roberto Cosolini ha offerto in settembre - alla faccia delle diverse posizioni politiche - all’assessore regionale Sandra Savino? E cosa li lega a loro volta al pasto che il suo predecessore Roberto Dipiazza aveva voluto condividere oltre un anno fa a Roma con il presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz e con l’allora sottosegretario all’Istruzione Giuseppe Pizza, o ancora all’acquisto di premi di rappresentanza per eventi sportivi, corone per cerimonie commemorative o sigilli trecenteschi? Facile: uno sponsor in Comune. Con la C maiuscola non per nulla. Perché a pagare il conto in tutti questi casi è stata l’amministrazione comunale, nell’arco dell’anno scorso. Il 2011, quando sino a tutto il mese di maggio il Municipio è stato guidato dal centrodestra della giunta Dipiazza e poi, dopo le elezioni, dal centrosinistra e dalla “squadra” dell’attuale primo cittadino Roberto Cosolini. Quelli citati sono solo alcuni degli esempi inclusi, in ossequio al principio della trasparenza amministrativa, nell’Elenco delle spese di rappresentanza sostenute dagli organi di governo dell’ente nel 2011, allegato numero 14 al Bilancio consuntivo: una partita alla quale il Municipio ha destinato 23.099,22 euro.

Riccardo Muti era stato invitato in città nel maggio 2011 per ricevere la cittadinanza onoraria, riconoscimento attribuitogli in seguito al concerto-evento “Le vie dell’amicizia” del luglio 2010: l’arrangiamento all’Hotel Duchi d’Aosta per il maestro e signora è costato al Comune 355,20 euro, mentre di 664 euro è stata la spesa per il pranzo del giorno dopo in suo onore all’Harry’s Grill in piazza Unità. Oltre mille euro, ancora nell’era-Dipiazza. Mentre 1.028,50 euro li ha pagati il Comune passato a Cosolini a settembre alla ditta Utilgraph, per la fornitura dello striscione “Liberiamoli”, sistemato sulla facciata del Municipio in segno di solidarietà ai marinai italiani - fra cui il triestino Eugenio Bon - in quei mesi nelle mani dei pirati somali.

A Franz e Pizza, nella sua missione romana del 17 marzo 2011 Dipiazza aveva offerto una colazione di lavoro da 132 euro totali. Importo inferiore alle cene con cui il suo vice dell’epoca, Paris Lippi, aveva voluto omaggiare il console generale Usa a Milano e la sua scorta alla Bottega del Vino (350 euro) a gennaio di quell’anno e, nell’aprile successivo - con ospite sempre il console ma stavolta assieme allo staff -, al Cafè Rossetti (295 euro). Doppietta nella stessa giornata, il 21 settembre, invece, per Roberto Cosolini: sarà stata più spassosa la colazione di lavoro con Sandra Savino al ristorante “Chimera di Bacco” o quella alla trattoria “Guaiane” di Noventa di Piave con il sindaco di Padova Flavio Zanonato (provenienza Pd come Cosolini) e un collaboratore di quest’ultimo? Chissà. Di certo c’è che il Comune per il primo ritrovo ha pagato 60 euro, per il secondo 118,50. Il 27 ottobre alla trattoria “Città di Pisino” altro appuntamento a tavola per Cosolini: suoi ospiti stavolta l’assessore Fabio Omero e i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Il conto: 101 euro.

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