Spiagge “private” abusive, controlli sulle ville di Duino

Con la bella stagione il Comune effettuerà dei controlli capillari sulle ville della Cernizza
sterle trieste scorcio panoramico di duino
sterle trieste scorcio panoramico di duino

DUINO AURISINA. È ufficiale: con l'arrivo della bella stagione partiranno controlli capillari e severissimi, da parte della Polizia marittima, sugli accessi a mare e recinzioni abusive che secondo esponenti della maggioranza Kukanja e anche alcuni cittadini sarebbero stati rispettivamente ostruiti e innalzati negli ultimi trent'anni dai proprietari delle ville sulla Cernizza.

Lo hanno confermato il vicesindaco di Duino Aurisina, Massimo Veronese, e il capogruppo di Sel, Maurizio Rozza, nel corso di un'affollata assemblea indetta dal partito di Vendola e da Ecodem, presente alla Casa della Pietra di Aurisina con il responsabile Saul Ciriaco.

La notizia è emersa durante un vivace dibattito che ha affrontato alcuni dei progetti, tra i quali quelli della Costa dei Barbari e del Villaggio del Pescatore, relativi alla striscia di litorale che si affaccia sul golfo.

«Proprio alla luce degli interventi sulla stampa e delle pubbliche denunce dell'amministrazione – ha spiegato il consigliere Rozza – la Polmare ci ha dato conferma del suo interessamento alla questione e che appurerà quanto prima, con i mezzi via mare, l'esistenza di costruzioni non conformi sul demanio marittimo o addirittura abusive». Si tratta, in buona sostanza, del secondo capitolo della già ribattezzata “guerra alle spiagge privatizzate”, che come fine ultimo ha la restituzione di piccoli arenili alla collettività, così regalando ai cittadini nuovi sbocchi al mare.

Come infatti già rammentato lo scorso dicembre da Rozza, "il fronte mare deve restare, comunque e sempre, libero al transito". Ergo, secondo il presidente della Seconda commissione consiliare, tutte quelle recinzioni abusive, quegli scivoli non autorizzati, insomma quelle strutture tese a “privatizzare” un tratto di costa per impedirne la frequentazione dei bagnanti o dei natanti in approdo vanno rimosse. Insomma, stop alla spiaggia fai-da-te di chi, avendo preso casa sul mare, si è col tempo “appropriato” di un pezzo di lido: ora, come assicurato dalla Polizia, partiranno le verifiche vere e proprio per restituire, dal Villaggio del Pescatore a Marina d'Aurisina, una battigia realmente sgombera.

Qualche cittadino, presente all'assemblea, ha infatti riferito di “scalette esistenti per garantire una via pubblica al mare che sono cancellate dai proprietari di ville per impedirne l'accesso alla spiaggia”. Spiaggia che in questo modo resterebbe raggiungibile solo ai fortunati proprietari di un'imbarcazione privata. Sempre per Rozza potrebbe essere interessante recuperare la spiaggia del Villaggio del Pescatore, oltre il pescaturismo, di fatto il primo esempio di macchia mediterranea nelle zone più settentrionali del Paese.

Tiziana Carpinelli

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