Spostamenti verso il Mandamento Un “risveglio” tardivo per Gorizia

Come si muove la “fuga” dei monfalconesi verso il mandamento? Sotto la lente d’ingrandimento del mercato immobiliare il fenomeno dello spostamento fuori città è sostanzialmente stabile. E la quota maggiore “emigra” nei territori limitrofi di Ronchi dei Legionari e di Staranzano. Un dato acquisito, tanto che gli agenti immobiliari lo fanno rientrare nella realtà di fatto della “Città Comune”. I veri spostamenti restano però quelli verso Comuni come San Canzian d’Isonzo, Fogliano Redipuglia, Turriaco. Laddove peraltro i monfalconesi orientano le loro scelte per soddisfare precise esigenze, quella di acquistare una casa autonoma con giardino.
E se Monfalcone ha fatto il primo passo nell’Isontino approdando alla ripresa immobiliare, il Goriziano è salito sul treno del mercato in questi ultimi mesi. Per la città dei cantieri questi primi mesi del 2016 rappresentano una conferma e un consolidamento di una direzione già intrapresa. A Gorizia i segnali si sono appalesati quest’anno.
Il ritardo della ripresa della compravendita, tuttavia, ha una sua lettura. Secondo infatti il “report” della Fiaip provinciale, i prezzi, già storicamente tra i più bassi d’Italia, hanno subito ulteriori variazioni negative e questa tendenza, presumibilmente, si avrà anche per il futuro.
«Il prezzo basso - si legge nella relazione del presidente Fiaip provinciale, Pierluigi Sardelli -, la svalutazione spesso importante di un’offerta immobiliare non fa conseguire una certezza di vendita e di ciò ne è prova il mercato delle aste giudiziarie. Lo scorso anno le vendite di immobili all’asta si sono risolte a prezzi di oltre il 50% inferiori rispetto alla base d’asta iniziale. Naturalmente - viene aggiunto - per acquistare le case è necessario avere un lavoro e la sicurezza economica e psicologica che ne consegue, elementi di questi tempi difficili da ottenere e ciò continua a penalizzare la nostra regione e la nostra provincia soprattutto. Le realtà industriali e commerciali sono sempre di meno e quelle poche con continue minacce di crisi. È questo in conclusione il motivo per cui nella provincia di Gorizia siamo in ritardo sulla ripresa del numero delle compravendite, rispetto al resto del territorio regionale e nazionale, ed è questa la strada che la nostra politica deve percorrere».
Quanto al “listino” delle compravendite immobiliari, c’è da annotare i prezzi sul mercato di Gorizia, che risultano i più alti. Si va infatti da un minimo di 1.800 a un massimo di 2.100 euro al metro quadrato per un appartamento nuovo-ristrutturato in centro storico a 1.500-1.700 euro al metro quadrato in periferia. Il prezzo scende a 1.000-1.300 euro al metro quadro, sempre in centro storico, fino a 850-1.100 euro al metro quadro in periferia per un appartamento recente (dopo il 1980). Quindi per un appartamento recente (prima del 1980), siamo a 600-1.100 euro in centro storico e a 300-700 euro in periferia. Se l’immobile è da ristrutturare, il prezzo è di 400-700 euro al metro quadro in centro storico e di 200-400 euro in periferia. A Monfalcone, invece, un appartamento nuovo-ristrutturato è quotato a 1.200-1.600 euro al metro quadro, un immobile in buono stato-abitabile 600-900 euro al metro quadro, da ristrutturare 350-500 euro.(la.bo.)
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