Alla Stadion vanno all’asta con il pittore di Napoleone arredi, gioielli e libri di tre famiglie triestine

L’olio su tela attribuito a Jacques-Louis David parte da 230 mila euro: tra i 500 lotti anche un ritratto realizzato dall’artista americano Sargent

Stefano Bizzi
(fotoservizio Andrea Lasorte)
(fotoservizio Andrea Lasorte)

Un olio su tela attribuito a Jacques-Louis David, il pittore della Rivoluzione francese e di Napoleone, è senza ombra di dubbio il lotto più importante della nuova asta della Stadion che tra quadri, arredi, gioielli, libri e oggetti di design e modernariato spazia su cinque secoli di storia proponendo oggetti abbordabili anche per chi ha disponibilità economiche limitate.

Su 500 lotti la varietà è molteplice e ci saranno infatti opportunità per ogni tipo di tasca. «Si tratta di un’asta che non potrà passare inosservata e che affascinerà chiunque sia attratto dal favoloso e variegato mondo dell’antiquariato», assicura Furio Princivalli che la definisce «un’asta d’altri tempi».

Sul sito il conto alla rovescia per le due tornate di vendita con offerte online è già partito. La prima chiuderà lunedì, la seconda martedì. I lotti possono essere visti anche dal vivo: giovedì e venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18; sabato e domenica dalle 10 alle 12.

L’opera del maestro del Neoclassicismo francese è stata esposta tra il 1985 e 1986 al Musée Communal des beaux-arts d’Ixelles, comune alle porte di Bruxelles, e pubblicata sul catalogo della mostra “Autor du neo-classicisme en Belique”. Si ritiene che l’opera ritragga il sarto dell’artista e lo stesso catalogo ne riporta l’attribuzione, confermando la mano di David nei modi e nella pittura. “Il ritratto d’uomo” misura 72x62 centimetri e parte da una base d’asta di 230 mila euro.

Da un punto di vista artistico non si tratta, in ogni caso, dell’unico pezzo importante dell’asta. Il lotto 22 è del ritrattista statunitense John Singer Sargent, protagonista fino all’11 gennaio della mostra “Abbagliare Parigi”, in corso al Museo d’Orsay. Del pittore va all’asta l’olio su tela “Un ritratto di bambina” (55x46 cm).

L’opera in asta è corredata da una serie di studi sulla firma e da una dettagliata autentica che la data 1882 e, molto probabilmente, la riconduce al periodo veneziano. Il dipinto avrà un prezzo di partenza di 150 mila euro. Ha una base d’asta di “soli” 16 mila euro, invece, il lotto 415: il grande olio su tela di Alessio Issupoff “Il pagliaccio”. Accanto a questi tre quadri però si possono trovare tante altre chicche.

Tra i quadri del Seicento, del Settecento e dell’Ottocento vanno ancora sottolineati una minuziosa veduta veneziana di piazza San Marco attribuita a Bernardo Bellotto (lotto 142) e una serie di tre dipinti che proviene da aste degli anni Sessanta del Dorotheum di Vienna. C’è poi una grande opera della scuola di Rubens che ritrae Ercole e Onfale (lotto 64, 174x197 cm).

Ci sono poi i lotti 65 e 138: il primo è un’opera di Philippe de Champagne che ritrae San Luigi di Tolosa in preghiera, il secondo è un grande ed elegante ritratto di donna di August Riedel. Non mancano poi gli artisti locali.

«È un’occasione per ammirare dei dipinti che difficilmente si possono vedere al di fuori dei musei e che ancora più difficilmente si trovano in vendita sul mercato», sottolinea Princivalli, ricordando poi la presenza di mobili importanti e di pregio che si possono portare a casa a cifre molto basse. Oltre a quelli del Settecento veneto ci sono anche quelli di design firmati da Ettore Sottsass come la credenza-libreria modello Fremont della Memphis o la lampada modello Thaiti sempre della stessa Memphis.

I lotti provengono sostanzialmente da tre famiglie triestine, mentre il quadro di David arriva da un collezionista di San Donà di Piave. «Grazie alla collaborazione avviata di recente con il dottor Alesandro Rosa ci siamo aperti anche al Veneto», ricorda il patron della Stadion. Un esempio, è dato da alcuni lotti con bastoni da passeggio, pipe di ogni genere e argenti vari che arrivano proprio da Venezia e che hanno già attirato l’attenzione dei collezionisti, ricevendo diverse offerte.

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