«Stagione Lipizer, calo di abbonati ma premiata la qualità»

Il presidente Lorenzo Qualli: «La sede del Bratuz ideale per la nostra proposta. Sempre meno fondi pubblici»
Bumbaca Gorizia 07.10.2010 Pres stagione Lipizer - Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 07.10.2010 Pres stagione Lipizer - Foto di Pierluigi Bumbaca

A dire il vero, alla fine della stagione Lipizer manca ancora la Festa europea della Musica prevista per il 21 giugno. Un bilancio, tuttavia, Lorenzo Qualli, presidente dell'associazione (con il vicepresidente del sodalizio, Gianni Drascek), già lo può tracciare. Da pochi giorni si è archiviato un altro appuntamento: l'applaudito concerto della Filarmonica di Arad, diretta da Giorgio Rodolfo Marini con, al piano, Carlo Levi Minzi.

Professor Qualli, com'è andata la stagione?

Siamo soddisfatti. Mediamente, c'erano oltre cento paganti. Il pubblico ha premiato la varietà dell'offerta che implicava la qualità dell'offerta stessa. Abbiamo dato vita a 13 appuntamenti sempre di tipologia diversa. La sede del Bratuz si è rivelata ideale alla proposta.

Davvero nessun calo di spettatori rispetto al passato? La varietà della proposta, maggiormente fruibile rispetto al passato e aperta alle contaminazioni, mantenendo inalterata la qualità dei programmi, ha sopperito a quello che sarebbe stato un calo sicuro nelle presenze di spettatori che oggi vogliono qualcosa di meno concettoso.

Come ampliare il pubblico, soprattutto giovanile?

Noto un'assenza di chi, nel territorio, insegna e impara la musica nelle scuole specifiche quando sarebbe utile la presenza soprattutto di allievi preparati agli appuntamenti. Mi rendo conto, tuttavia, che l'organizzazione scolastica non agevola la presenza di studenti durante l'orario delle lezioni.

Ad ogni modo, la città ha risposto, quindi, alla proposta Lipizer?

C'è un calo negli abbonati, senza dubbio. Manca un ricambio generazionale. Ovviamente, dobbiamo andare avanti.

Il fiore all'occhiello della "sua" associazione, però, resta il Concorso di violino...

Alcuni recenti decreti ministeriali hanno azzerato i contributi a 25 su 27 concorsi nazionali tra cui il Concorso Lipizer. Avevamo dal Ministero fino al 2014 un contributo adeguato che già era sceso di molto negli anni. E tali decreti ministeriali hanno, peraltro, anche penalizzato l'attività concertistica. Ciò non può non generare preoccupazione, anche perché il numero degli iscritti al Concorso 2016, che si svolgerà dal 3 all'11 settembre, sempre al Bratuz, è già a quota 60, formato da violinisti provenienti da tutto il mondo.

Mai pensato a rinnovare la formula del Lipizer?

È un formula vincente che adottiamo da quasi un ventennio. Abbraccia tre secoli di musica compresa la contemporanea, in tutte le tre prove. Davvero, un'altra formula di selezione non c'è.

Alex Pessotto

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