Staranzano abbatte 26 pini marittimi

STARANZANO. Il Comune di Staranzano dichiara guerra ai pini marittimi. Saranno abbattute almeno 26 piante nel corso del 2017, la maggior parte delle quali appunto pini sparsi sul territorio, in particolare quelli che si trovano sul ciglio dei marciapiedi, in prossimità delle abitazioni o della rete sotterranea dei servizi di fognature e di impianti. Tale provvedimento è previsto nel piano del verde pubblico appena varato che contempla fra l’altro anche opere manutentive, potature di alberi e abbattimenti di piante di altro tipo. Su questa vicenda ci sono sempre proteste dei cittadini, polemiche scatenate dai gruppi consiliari di opposizione e l’inevitabile disappunto degli ambientalisti. Ma il Comune tira dritto in quanto punta sulla sicurezza.
Nei giorni scorsi, intanto, si è già proceduto al taglio di due pinus Pinea nel giardino di via 2 Giugno, ma in questo caso ne è già prevista la sostituzione con specie autoctone, come il carpino bianco (carpinus betulus), un albero della famiglia delle Betulaceae diffuso in Europa, messe a dimora ad almeno tre metri dai confini delle case come previsto dal codice civile. Hanno il destino già segnato, inoltre, sei cipressi (cupressus) cresciuti sul marciapiede in strada della Colussa. Si tratta di un genere di piante anche di notevoli dimensioni, con chioma generalmente affusolata, piramidale, molto ramificata. Sono in programma, poi, altri abbattimenti nella zona compresa tra le vie Don Faidutti-Dobbia-Filzi di alberi cresciuti nei pressi dell’edificio Ater dove alcuni rami si avvicinano troppo agli stabili. Dopo il taglio è prevista la sostituzione con specie autoctone di alcune delle piante eliminate nel giardino. Ci sono poi un olmo campestre, pioppi bianchi e robinia giudicati pericolosi per la vicinanza alle abitazioni. Il quantitativo maggiore di abbattimenti, tuttavia, è previsto in via dei Madrani dove verranno tagliati ben 14 lecci (quercus ilex): piante, spiegano in Comune, che dopo una ventina d’anni dall’impianto, hanno raggiunto dimensioni non più consone rispetto all’aiuola in cui sono state messe a dimora perché chioma, tronco e radici risultano molto sviluppati, tanto che hanno iniziato a rialzare il marciapiede. Anche in questo caso è prevista la sostituzione con specie autoctone. Oltre agli abbattimenti il Comune ha in programma una serie di potature. C’è quella di un pino all’interno del giardino del Centro di Aggregazione giovanile di via Vittorio Veneto 32, di due bagolari (celtis australis) che si trovano nel parcheggio di via Fratelli Zambon, anche perchè i rami si avvicinano troppo al municipio, dei tigli selvatici (tilia cordata) lungo il vialetto pedonale che da via Spazzapan porta in piazzale Risiera San Sabba e infine la potatura di cinque robinia pseudoacacia in via Vittorio Veneto. Il piano dei lavori prevede operazioni a carico delle aree verdi che circondano l’impianto del baseball, impianti sportivi di base, area verde di piazzale Donatori di Sangue.
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