Staranzano sposa il commercio al naturale

L’amministrazione chiede alla Regione un fondo di 80mila euro per il progetto a difesa dei piccoli negozi
Di Ciro Vitiello

STARANZANO. Il Comune di Staranzano si schiera a fianco dei commercianti e chiede alla Regione un finanziamento 80mila euro per sostenere il “Centro Commerciale Naturale”. Si tratta di un gruppo di esercizi che promuove una politica di sviluppo del territorio, una rete di attività commerciali che unita sfida la grande distribuzione pianificando iniziative atte a valorizzare le bellezze naturali presenti, rivitalizzando il commercio. La richiesta è stata fatta in collaborazione con l'Ascom di Monfalcone e l'associazione “Staranzano Inn”, con la finalità di cooperazione, pianificazione e di gestione unitaria del commercio locale. La speranza è che tale istanza possa avere un esito positivo trovando il contributo nelle “pieghe” delle “Variazioni di bilancio” in approvazione al Consiglio regionale.

La giunta comunale aveva dato alla fine del 2014 il via libera al sindaco Riccardo Marchesan di firmare la richiesta di contributo dopo la predisposizione di un bando per il “Centro commerciale naturale”. Una procedura come già avvenuta a Monfalcone per “VivaCentro” e Ronchi dei Legionari con “RonchiLive”. Matteo Negrari, assessore con deleghe al Commercio e Attività produttive, Cultura, Personale e Politiche giovanili, ha fiducia anche perchè lo scorso anno era già saltato il contributo della Regione. «Abbiamo in programma un piano di marketing – afferma Negrari – con Ascom e Ires, su uno studio per aiutare il commercio e servizi per piccole e medie attività con un sistema che possa coinvolgere anche le altre realtà del commercio a noi vicine. Ovviamente per dare un incremento a questo nostro progetto, ci occorre un aiuto finanziario ed è quello che abbiamo chiesto. Sono in programma, infatti, una serie di attività promozionali ricreative che speriamo di portare a compimento».

La fase sperimentale di queste attività era cominciata nella tradizionale “Sagra de le ràze” dello scorso anno, con l'iniziativa andata a buon fine chiamata “Giovedì Inn”, uno “special day” ogni giovedì per potenziare il rilancio del commercio nella quale si proponevano offerte, tipo “prendi 2, paghi 1” e sconti che dal 10 al 50%. A questo progetto avevano aderito una quarantina di attività commerciali: bar, pasticceria e ristorazione, alimentari, prodotti e servizi, abbigliamenti e calzature, estetica e benessere, animali e altro. «Attualmente – sottolinea Negrari – sono una sessantina i negozi che hanno aderito al “Centro commerciale naturale” e questo è già un buon segnale». Non ci sono grandi variazioni nel numero degli esercizi commerciali in paese. Da segnalare, invece, la riapertura a fine maggio l’unico locale nel “Bosco degli Alberoni”, punto di riferimento per i visitatori dell'area naturalistica e per i frequentatori della spiaggia.

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