Stasi: «Un’altra Gorizia è viva»
Il futuro di Un’Altra Gorizia resta tutto da decidere. Ed a farlo, saranno esclusivamente i soci, che presto verranno chiamati a riunirsi per nominare il nuovo direttivo. Intanto, però, l’ex segretario dell’associazione Riccardo Stasi risponde per le rime a Franco Hassek, che nei giorni scorsi aveva parlato dell’ambiguità del ruolo di Un’Altra Gorizia. «Nessuno ha mai detto che l’associazione non aveva anche carattere politico, ma resta un dato di fatto, come è chiaramente spiegato nello Statuto, che Un’Altra Gorizia non è un partito, ma un sodalizio che si occupa di cultura, società e, anche, politica – dice Stasi -. Mi domando allora perché mai l’associazione dovrebbe cambiare nome o chiudere, come dice qualcuno. Forse c’è qualche vecchia promessa da mantenere? In ogni caso chi se n’è andato (gli ex presidente e vicepresidente Carruba ed Hassek Ndr) ha fatto la sua scelta: io dico che un vero comandante è l’ultimo ad abbandonare la nave, e io sono rimasto non per cercare visibilità, che non mi serve, ma in segno di solidarietà per i soci che in questa circostanza sono stati strumentalizzati». Secondo Stasi infatti l’associazione è stata sino ad ora improduttiva solo perché è mancata la volontà dei vertici. «Più volte ho proposto di dar vita a iniziative, incontri, banchetti pubblici ed altro – dice Stasi -, ma sono rimasto inascoltato. Era questo il modo giusto di fare da “pungolo” all’amministrazione comunale, portando avanti le richieste della cittadinanza. E spero che Un’Altra Gorizia si possa rilanciare proprio in questo senso». (m.b.)
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