«Stato di calamità per il maltempo»

STARANZANO. Il Comune di Staranzano ha chiesto lo “stato di calamità” alla Regione per i danni del maltempo. Dalle prime stime ammonterebbero a circa 50 mila euro ma è solo una prima ipotesi. Le zone più colpite sono il litorale con le mareggiate, la Riserva naturale regionale con l’esondazione dell’Isonzo e in città con l’allagamento di strade cantine, garage e anche degli spogliatoi del campo di calcio per l’innalzamento del livello delle falde. Nell’area protetta si è scatenata la furia del fiume che ha sradicato e portato via il pontile utilizzato dalla speciale imbarcazione per i visitatori alla Foce dell’Isonzo. Poi ha distrutto una parte degli argini e spazzato parte della pavimentazione della strada di collegamento tra il Brancolo e il centro visite della Cona. Per due giorni, inoltre, la piena ha letteralmente invaso la parte finale della sede stradale che dall’argine arriva fino al centro visite della Cona dove l’acqua in certi punti ha sfiorato i 60-70 centimetri. Ci vorrà ora qualche giorno per rendere di nuovo percorribile la strada. L’ultimo tratto, quello relativo al parcheggio è infatti ancora intasato da fango mentre gli operatori della Rogos, la società che ha in gestione la Riserva, stanno ripulendo la zona invasa da detriti, tronchi e dal materiale trasportato dal fiume. La corrente, poi, ha abbattuto diversi alberi lungo la boscaglia sull’argine. In corrispondenza della diga, inoltre, c’è una targhetta che segna il livello di 50 centimetri dell’acqua dell’esondazione di sei anni fa stavolta ampiamente superato. «Solo domani – spiega l’assessore all’Ambiente Matteo Negrari – avremo un summit sul posto e potremo valutare i danni più macroscopici nella Riserva. Qualche giorno fa, assieme al geometra dei Servizi tecnici Diego Dotto, abbiamo compilato una lista dei danni, dopo aver visitato i rioni. Aila Quadracci, presidente della Rogos attende poi i risultati di un’ispezione alla foce. La maggior parte delle fognature è saltata in concomitanza con l’alta marea e l’acqua dell’Isonzo, che per effetto dello Scirocco, non riuscivano a scaricare verso il depuratore facendo innalzare il livello della falda e allagando di conseguenza molte strade». Le più colpite sono: via Grappetta, Pesaro, Totò De Curtis, Strada di Begliano e via Dobbia. Vigili del Fuoco e Protezione civile hanno anche sistemato sacchi di sabbia lungo via De Amicis dove si era formato un fiume di fango.
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