Stefano, subito dipendente Despar Ora ha una società tutta sua
«Sono sempre stato uno di quelli che hanno considerato l’università come un mezzo per diventare imprenditore». Stefano Zampa ha 27 anni, si è laureato a Gorizia in Relazioni pubbliche e imprenditore alla fine lo è diventato davvero. È uno dei quattro soci di Ideo, un network creativo che ha sede a Feletto Umberto. Insieme a lui e al fondatore Marco Da Rin, ci sono altri due ex studenti di Rp: Elena Buzzinelli e Marco Antonelli. Partita in un ufficio da 10 metri quartati, la società si è rapidamente ampliata. Dopo un anno abbracciava già una superficie di 100 metri quadrati e oggi occupa un intero livello di una vecchia fabbrica di serramenti dismessa. Può sembrare abbastanza per dei giovani under 30, ma non è finita qui: il piano industriale prevede l’assunzione di 15 persone nel prossimo biennio. «Abbiamo una visione aperta del business, solo con la condivisione e la partecipazione si può andare avanti», dice Zampa che due anni fa aveva addirittura pensato di trasferirsi all’estero. «Al termine della triennale mi sono detto ‘Vado via’, poi ho deciso di restare e di andare in controtendenza e credo che in futuro questo pagherà».
Dopo aver aperto partita iva, era stato selezionato dalla Despar per un progetto di marketing digitale legato ai prodotti del territorio che lo aveva portato a viaggiare molto. Chiusa la ditta individuale non si era però sentito arrivato. A differenza dei propri coetanei (e non soltanto), per lui il posto fisso non era un miraggio da inseguire a tutti i costi, era solo una parentesi. «Ho lavorato da dipendente per un anno e 8 mesi, ma non avevo studiato per fare quello così mi sono licenziato: ho riacquistato le quote nel network che avevo lasciato e ora gestisco anche un ristorante con mio fratello. Il locale è una conseguenza di quello che ho fatto in Despar perché apprezzo il cibo e vengo da una famiglia di ristoratori». Più attinente alla formazione universitaria dell’ateneo di Gorizia è invece l’attività svolta alla Ideo. L’età media di chi lavora nella società di Feletto Umberto è di 23 anni. «Ci sono studenti che vengono da noi ad imparare. Cerchiamo di dare un salario e un’esperienza ai giovani. Quante volte si leggono annunci per neolaureati con 3 o 4 anni d’esperienza.
Ne ho trovati molti anche io, ma se non si comincia prima della laurea è difficile rientrare nel profilo. Io di giorno lavoravo e di notte studiavo. Nel mondo della comunicazione non c’era mai budget, così ho lavorato sul personal-branding. È stato stimolante e alla fine ha portato risultati». (ste.bi.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo