Stop al mercatino nella Fortezza Secondo il Comune si tratta di una fiera

Luigi Murciano

GRADISCA

Niente semaforo verde per il Mercatino dell’usato di Gradisca d’Isonzo. Nonostante gli sforzi degli organizzatori e le speranze degli espositori, le tradizionali bancarelle che animano il centro della Fortezza ogni terza domenica del mese non ci saranno. Lo ha comunicato ieri il presidente dell’associazione “Gradisca è”, Paolo Mucchiut, che sognava una ripartenza già per questa domenica. Dovrà attendere ancora un mese. Il creatore del mercatino non nasconde la propria frustrazione. L’ingresso in zona gialla aveva generato tante aspettative su un ritorno alla normalità anche per quanto concerne lo storico evento, che anche lo scorso anno – pure dopo il lungo lockdown – patì un lungo stop prima di un via libera “dimezzato” per garantire sicurezza e distanziamento sociale: 130 espositori autorizzati su un potenziale di 280.

Il problema è che quella soluzione per il momento non è ancora praticabile, secondo l’interpretazione del Comune. Il fulcro, come è stato spiegato dapprima in una riunione online dal neoassessore al Turismo e Commercio Marco Zanolla e successivamente per iscritto dal sindaco Linda Tomasinsig, sta nelle disposizioni del Dpcm del 2 marzo scorso e del Dl 52, che di fatto rinviano al 15 giugno la riapertura del settore fieristico nelle regioni “gialle”. Parimenti, argomenta l’amministrazione, anche a livello regionale “le iniziative come il mercatino dell’usato sono normate dalla disciplina del settore fieristico”. In sostanza vista la potenziale affluenza è considerato un evento. E dunque a rischio assembramenti.

Mucchiut ne prende atto, ma registra come «altre municipalità abbiano invece ospitato eventi assimilabili al nostro: Monfalcone, per esperienza diretta del sottoscritto, e poi Cervignano, Udine, Latisana. Credo che con le dovute precauzioni, come abbiamo sempre fatto, avremmo garantito uno svolgimento sicuro, rispettoso delle disposizioni. In fondo – nota – riscontro che la stessa amministrazione, in occasione del passaggio del Giro d’Italia, sta chiamando a raccolta le associazioni e la cittadinanza affinché facciano sentire il proprio calore alla carovana. Noto insomma una certa distonia. Spiace per Gradisca e per i tanti espositori, molti dei quali hanno nel mercatino un’occasione per arrotondare le proprie entrate in un momento sociale critico». Nei giorni scorsi il presidente regionale dell’Anci, Dorino Favot, era intervenuto sul tema dei mercatini in regione, ribadendo che la decisione sullo svolgimento spetta al governo e non ai sindaci («Li invitiamo a non cimentarsi in interpretazioni, auspicando un cambio di rotta»). —



Riproduzione riservata © Il Piccolo